Il 14 dicembre due giovanissime toscane saranno insignite dell'onorificenza di Alfiere della Repubblica da Sergio Mattarella. La 17enne di Bagni di Lucca Rebecca Lucchesi e la 18enne di Arezzo Federica Mauro saranno ricevute e premiate dal Presidente della Repubblica.
Rebecca Lucchesi, classe 2004, riceverà la nomina per il suo servizio di volontariato. Grazie alle sue abilità informatiche, Lucchesi è diventata referente per la comunicazione della Croce Rossa, dando una grossa mano durante la pandemia. "Con grande maturità e serietà ha partecipato, durante la fase più acuta della pandemia e anche dopo, alle attività di volontariato in favore delle persone più vulnerabili. Divenuta referente del "media team", ha coordinato un gruppo di giovani, che ha dato vita a una comunicazione innovativa e partecipativa, capace di sensibilizzare la comunità sui servizi prestati dalla Croce Rossa. L’energia di Rebecca è stata inoltre fondamentale per l’attuazione di un progetto finalizzato ad alleviare le forme più gravi di povertà attraverso varie misure di inclusione sociale, tra cui i servizi di distribuzione viveri e di altri beni di prima necessità. In quest’ambito, la giovane volontaria di Bagni di Lucca ha curato le relazioni con altri enti del territorio e ha curato la piattaforma dedicata, aggiornandola con una grossa mole di dati sulle richieste degli utenti e le procedure di consegna" si legge nella motivazione.
Federica Mauro, classe 2003, soffre di una malattia genetica che ha colpito la sua sfera cognitiva. È andata oltre questa barriera e, nonostante il sogno sia diventare chef, ha intrapreso un florido percorso con la pittura. Ha dipinto un Dante particolare, che è stato scelto dalla Dante Society di Londra e dall'Accademia della Crusca. "I settecento anni dalla morte di Dante sono diventati occasione per manifestare una potenzialità espressiva, altrimenti nascosta. Federica Mauro è una ragazza con disabilità, ma la pittura le ha consentito di esprimere una sensibilità, e di manifestare una potenzialità, che la sua forma di disabilità tendeva a celare. Si può dire che la pittura è stata una leva per oltrepassare i limiti posti dalle sue difficoltà. Il suo disegno è molto originale, ha ben poco di accademico o di tradizionale, ma anche per questo ha destato interesse e apprezzamento" è quanto scritto nella motivazione.
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