Il Tar Toscana dice no all'apertura di una nuova sala giochi a Seravezza, in provincia di Lucca. Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso presentato dalla società titolare dei locali, a cui la Questura aveva negato l'autorizzazione per il mancato rispetto del distanziometro regionale. La legge del 2013 contro la ludopatia dispone almeno 500 metri di distanza tra sale giochi e luoghi sensibili come scuole e chiese; in questo caso, secondo il percorso pedonale misurato dalla Questura, il locale era risultato troppo vicino a un circolo di tennis, uno degli spazi "off limits" previsti dalla norma. Il tragitto alternativo proposto dalla società non invece è stato ritenuto accettabile: la distanza, ricordano i giudici, deve essere misurata in base al percorso pedonale più breve, utilizzando però un tragitto «che sia conforme alle previsioni disciplinari del Codice della Strada». Quello indicato dall'operatore di giochi «risulta priva di marciapiede per un ampio tratto e in correlazione a strade a ordinaria percorrenza, ove quindi il pedone è sicuramente esposto a pericolo». Di conseguenza, «l’itinerario proposto dall’amministrazione, anche in termini di rispetto della disciplina del Codice della Strada» è preferibile a quello indicato dalla società. Il Tar conferma infine che anche i circoli di tennis rientrano tra i luoghi sensibili, poiché inclusi nella categoria «centri socio-ricreativi e sportivi» stabilita dalla legge.
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