Il 1522 arriva anche nei supermercati: continua a diffondersi il numero antiviolenza

La commissione Pari opportunità della Regione Toscana ha presentato a palazzo del Pegaso la campagna di comunicazione per il contrasto alla violenza di genere sostenuta dai soggetti della grande distribuzione. Obiettivo diffondere in modo capillare la conoscenza del 1522, il numero unico per denunciare le violenze contro le donne, come conferma la presidente della commissione Francesca Basanieri: “Questa non è soltanto una campagna per promuovere il 1522, ma si tratta di una serie di iniziative fatte insieme alla grande distribuzione, e l’elemento importante è che tutta la grande distribuzione presente in Toscana si è attivata per combattere la violenza contro le donne”.

“La capillarità con cui può arrivare il messaggio mandato all’interno dei negozi della grande distribuzione” ha proseguito Francesca Basanieri “è un elemento che serve a tutte le donne che sono vittime di violenza. L’obiettivo è sicuramente quello di amplificare il numero 1522, il numero che tutte le donne che sono vittime di violenza o di stalking possono chiamare per chiedere aiuto, ma si deve anche lavorare affinché queste cose non accadano. E quindi formare il personale, all’interno dei punti vendita, affinché sia una sorta di sentinella anti violenza, riuscendo a comprendere le persone, spesso donne fragili, che sono in quel momento vittime di violenza. E le donne possono trovare nelle persone che magari conoscono, perché quotidianamente vanno a fare la spesa, un appiglio per poter chiedere aiuto”.

“La possibilità di lavorare assieme alla grande distribuzione – ha concluso la presidente della commissione Pari opportunità toscana – fa sì che l’aiuto alle donne sia ancora più forte e più profondo e il messaggio sia capillare. In questo modo riusciamo a raggiungere più donne possibili, in modo più naturale che andare per esempio in una stazione dei carabinieri. E così possono finalmente chiedere aiuto. In Italia nel 2021 sono aumentate del 123 per cento le ricerche del numero 1522 su Google e questo vuol dire che le richieste di aiuto ci sono. Per questo continuare a insistere con questo numero, metterlo per esempio sugli scontrini, fa in modo che si ricordi e si usi nel momento del bisogno”.

A sostenere l’iniziativa l’assessora alle Pari opportunità della Toscana, Alessandra Nardini: “Rilanciamo la campagna per la conoscenza del numero anti violenza e stalking nazionale 1522. Un numero fondamentale per conoscere la rete antiviolenza attiva sul proprio territorio, ma non solo. La violenza contro le donne si combatte soprattutto dal punto di vista culturale e quindi anche promuovendo una cultura del rispetto e della parità, contrastando gli odiosi e intollerabili stereotipi di genere che ancora oggi purtroppo permangono all’interno della nostra società. Voglio davvero ringraziare tutti i soggetti della grande distribuzione che hanno aderito e la commissione regionale Pari opportunità, per questa iniziativa, perché è importante lottare tutte e tutti insieme contro un fenomeno che purtroppo è ancora ben radicato nella nostra società. Non è un fenomeno emergenziale, ma è un fenomeno purtroppo strutturato e quindi ancora più difficile da sradicare. I numeri ci dicono che su questo fenomeno occorre ancora oggi tenere alta l’attenzione. Perché non è possibile che ci siano ancora oggi vite di donne interrotte, ma anche di figlie e di figli che sono loro stessi vittime di violenza o che assistono a episodi di violenza. Quindi è fondamentale l’impegno da parte di tutte e di tutti, anche degli uomini, perché il problema non riguarda solo le donne ma tutta la società”.

“Gli sforzi sono tanti – ha concluso Alessandra Nardini – ringrazio anche in questa occasione le operatrici e le volontarie dei centri anti violenza, delle case rifugio che svolgono un lavoro straordinario, ma questo è un fenomeno che non accenna a diminuire proprio perché fonda le proprie radici negli stereotipi, nelle diseguaglianze che ancora oggi esistono all’interno della nostra società. Occorre educare le giovani generazioni alla cultura del rispetto, della parità, dell’uguaglianza. Occorre educare donne consapevoli delle proprie libertà e dei propri diritti, ma anche uomini che sappiano rispettare mogli, madri, compagne, ex compagne che magari decidono di dire basta. Perché la violenza si annida molto spesso tra le mura domestiche, ma anche nei luoghi di lavoro, di svago e di socialità. E quindi non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo noi per primi, come istituzioni, lavorare ancora di più su questo a partire, io credo, dalle scuole perché è lì che si formano le cittadine e i cittadini del presente e del futuro”.

“Noi come Consiglio regionale della Toscana sosteniamo con forza quest’iniziativa che grazie al contributo della grande distribuzione, su tutto il territorio, contribuisce a far conoscere il numero 1522. Un numero fondamentale che può essere l’ancora di salvezza per le donne vittime di violenza o di stalking. Leggerlo su uno scontrino, in un luogo più familiare di un posto di polizia, può dare il coraggio di chiamare il 1522 per chiedere aiuto. Ma è fondamentale anche il lavoro che si deve fare ogni giorno, a partire dalle scuole, per cambiare la cultura. Un grande cambiamento che deve essere una battaglia di tutti, donne e uomini. Anche perché, come ho già detto, ognuno di noi sarà meno libero finché ogni donna non potrà vivere la sua vita liberamente, come meglio crede, e senza vivere nella paura”. Le parole a margine del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Erano presenti alla conferenza stampa i rappresentanti delle aziende della grande distribuzione Conad, Coop, Dico, Esselunga e Lidl che sostengono le iniziative.


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Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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