Arriva 'l'uomo che spinge' a Lucca, il viaggio di Mr Arbitrium da Pietrasanta

Mr Arbitrium (ovvero signor Scelta), scultura itinerante che rappresenta una figura maschile monumentale di circa 5,40 metri, nell’atto di sostenere, o spingere via, di volta in volta palazzi e chiese, arriva a Lucca, in piazza San Michele.

Il giant, opera in resina dello scultore Emanuele Giannelli, è il frutto dell’ultima fase di ricerca dell’artista, che riflette su temi d’attualità, in particolare sui cambiamenti e i ritmi accelerati del nostro tempo e pone all’osservatore un dilemma: se conservare le tradizioni e la cultura del passato, rappresentate in questo caso dalla chiesa di San Michele, oppure respingere la nostra storia e la nostra cultura di uomini occidentali.

Mr Arbitrium dunque sbarca in centro storico, dove resterà per tutto il periodo delle festività natalizie, dopo le scenografiche esposizioni dell’opera a Seravezza-palazzo Mediceo e al duomo di Pietrasanta e di Carrara. L’installazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Lucca, dell’Arcidiocesi di Lucca e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara.

“Abbiamo accolto con entusiasmo questa proposta artistico-culturale – spiegano il sindaco Alessandro Tambellini e l'assessore all'arredo e decoro urbano Gabriele Bove – perché oltre a realizzare un effetto scenografico d’eccezione per l’intera piazza San Michele, abbiamo ritenuto anche di particolare interesse la ricerca concettuale che essa realizza, ponendo ogni fruitore dell’opera di fronte allo stesso dilemma che ha animato l’autore nel realizzarla, e cioè se merita sorreggere e quindi tutelare le nostre tradizioni e la nostra cultura, o se, invece, sia preferibile spingerle via lasciando spazio solo alla modernità. Una questione di grande interesse, soprattutto in un’epoca in cui il cambiamento, grazie alle innovazioni tecnologiche, avviene ormai a ritmi serrati e per certi versi disumani”.

“In un momento storico di grandi cambiamenti e di ritmi sempre più accelerati come quello che stiamo attraversando – aggiunge Emanuele Giannelli – esiste realmente questo dilemma che inevitabilmente ci chiede di scegliere: spazzare via la chiesa o l’edificio storico, simbolo delle istituzioni, di storia, di cultura e tradizione passata o invece sostenere e difendere la chiesa, la nostra storia millenaria, i simboli della cultura dell’Occidente? Credo che non solo nei prossimi decenni, ma già oggi dovremmo aver chiaro il percorso che vogliamo intraprendere, la scelta che intendiamo fare”.

Come è stata realizzata l’opera Mr Arbitrium. Il primo step è stato la realizzazione di un bozzetto in creta, per mano dello scultore. Successivamente è stata fatta una scansione e il file inviato al carrista Luigi Bonetti, per la lavorazione del polistirolo per mezzo del robot. La scultura al suo interno è armata in ferro e fissata alle basi su una struttura. Il robot arriva fino ad un 90% di precisione e ha richiesto dunque un ulteriore intervento per mano dell’artista, per ridefinire molti dettagli, in particolare del volto, delle mani e dei piedi. L’ultimo step è stata la resinatura e la patinatura, che hanno conferito la colorazione finale desiderata, in questo caso bianca.

Chi è l’artista. Emanuele Giannelli è uno scultore contemporaneo nato a Roma nel 1962. Poco prima dei vent'anni si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, e nel 1984 si diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche, parallelamente a un sempre più stimolante avvicinamento alla scultura contemporanea, complici la cultura industriale da cui viene sempre più assorbito: la musica industriale ed elettronica, i libri, gli amici, i dischi, i fumetti, il punk come movimento giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni '70, che vede e vive da vicino, i tanti viaggi d'ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell'85. L'artista cresce così, sperimentando nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, ma anche sperimentando il mondo, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un'ossessione ritorna in tutte le sue opere e che vediamo ancora oggi: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione. Infine approda a Pietrasanta, terra di grandi scultori. Nei suoi quarant’anni di ricerca ha realizzato moltissime mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Artista di respiro internazionale, sapientemente provocatore, Giannelli costruisce le sue opere sull'equilibrio perfetto tra arte figurativa e arte concettuale. Racchiude dentro di sé la classicità della capitale e la geniale provocazione toscana, intesa da lui come una caratteristica positiva, in quanto capace di "provocare emozioni”.

 

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio stampa

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