Uniti per Volterra: "Peggiorano le condizioni del servizio per le urgenze del 118"

Paolo Moschi

Ormai da alcuni mesi assistiamo ad un progressivo peggioramento dell’organizzazione del servizio di emergenza urgenza nell’area di competenza dell’AUSL Toscana Nord Ovest, per quel che riguarda l'Alta val di Cecina.

Molti volontari lamentano problemi con l'individuazione delle distanze e dei nosocomi di riferimento, da quando la centrale del 118 è stata trasferita da Pontedera a Livorno. Si assiste, insomma, ad una organizzazione che ha reso ancor più periferico l'ospedale di Volterra.

Pur a conoscenza del fatto che gli operatori si attengono ai protocolli, non possiamo non rimanere perplessi per interventi semplici o minimi che continuamente vengono dirottati all'ospedale di Cecina anzichè a quello di Volterra.

Non vorremmo che ci fosse una disorganizzazione "organizzata", con la conseguenza di far mancare i numeri al pronto soccorso di Volterra.

Vorrei ricordare l'anziano caduto vicino Berignone, a un quarto d'ora da Campostaggia, e portato invece a Cecina, ad un'ora di distanza, per un controllo che sarebbe potuto avvenire anche a Volterra.

E' probabile che molti problemi dipendono, in parte, da una prevedibile carenza di personale medico, sul quale la Regione Toscana ha delle chiare responsabilità.

Però se capita, come mi è stato riferito, che qualcuno ha confuso Castelnuovo Val di Cecina con Castelnuovo Misericordia, evidentemente qualcosa non torna, e la nostra zona rischia di diventare ancora più periferica.

Le lamentele si stanno sommando anche da molti privati che ci contattano.

Con il 118 di Pontedera era ormai maturato un modus operandi che procedeva positivamente, in grado di coordinare le due strutture.

Incomprensibile capire perchè un servizio che funzionava sia stato smantellato, a meno che si entri nella logica del "contentino politico".

La salute però è più importante del campanile o delle beghe della politica. E l'alta Val di Cecina oggi si trova in una posizione peggiorativa, alla quale evidentemente non si vuol trovare soluzione.

Auspico che il Presidente Giani e l'assessore Bezzini valutino dei cambiamenti nel 118, perchè si tratta non di un semplice centralino ma di uno dei punti chiave della Sanità toscana.

Paolo Moschi

Capogruppo Lista Civica Uniti per Volterra

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