Bilancio di previsione regionale, ok alla seconda variazione: 53 milioni di euro alla sanità

Consiglio regionale della Toscana (foto di archivio)

È pronta la seconda variazione al bilancio di previsione finanziario 2021-2023 della Regione: 49milioni di euro di nuovi interventi in spesa corrente, con un incremento delle risorse sul fondo di riserva spese impreviste pari a 35milioni di euro; interventi aggiuntivi per circa 54milioni di euro sulla spesa d’investimento, di cui 53 destinati alla sanità. Rimodulazioni di spese già programmate con spostamento degli impegni al 2022 per circa 124milioni. La commissione di Controllo del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Capecchi (Fratelli d'Italia) ha espresso parere favorevole a maggioranza nella seduta di questa mattina, lunedì 15 novembre. Avviato anche l'esame del Bilancio consolidato per l'anno 2020, che si concluderà nella seduta di lunedì 22 novembre.

Il parere sulla variazione di bilancio è stato espresso a maggioranza, con il voto contrario dei gruppi di minoranza. Posizione unanime, invece, sulla decisione di trasmettere, contestualmente al parere favorevole, l'osservazione riguardo alla necessità di ricevere insieme alle variazioni di bilancio le collegate variazioni normative, per svolgere compiutamente i propri lavori. "Questo al momento non accade, costituisce un errore grave che non corrisponde alla pienezza delle competenze di questa commissione e che deve essere corretto", spiega il presidente Capecchi.

I contenuti della seconda variazione del bilancio di previsione sono strati illustrati alla commissione dal dirigente della direzione programmazione e bilancio Paolo Giacomelli. Si tratta di una proposta, ha spiegato il dirigente, che interviene in misura più limitata sulla spesa corrente: reintegro sulle politiche culturali per 8,8milioni; contributo alla Fondazione Carnevale di Viareggio per un milione; rifinanziamento di Sviluppo Toscana; rifinanziamento bando editoria per 1milione e 100mila euro e altri interventi di portata più contenuta. Si prevede un incremento pari a 35milioni di euro delle risorse sul fondo di riserva spese impreviste, in prospettiva di un eventuale utilizzo da qui a fine esercizio. Per la copertura finanziaria dei complessivi 49milioni di euro (35 reintegrazione e 14 spesa aggiuntiva) si provvede prevalentemente con economie di spesa per circa 16milioni di euro; lo slittamento al 2022, per 12milioni e mezzo, del contributo a Rfi per il raddoppio della Pistoia-Lucca; l'utilizzo del patronage per 19,3milioni.

Variazioni più significative si registrano sulla spesa d'investimento, dove ci sono spese che vengono riprogrammate e interventi nuovi, previsti e finanziati nell'esercizio 2021. Ci sono rimodulazioni finanziarie, finalizzate a verificare l'esigibilità degli interventi programmati e conseguenti slittamenti al 2022: valgono complessivamente 124milioni. Il provvedimento prevede il finanziamento di alcuni interventi aggiuntivi per circa 54milioni di euro: la voce più rilevante riguarda alcuni interventi in ambito sanitario per 53milioni, che saranno finanziati attraverso ricorso al debito. Dalla revisione della spesa d'investimento, consegue la rideterminazione del livello complessivo dell'indebitamento, un aggiornamento della legge che autorizza il ricorso al debito. Nel triennio, l'autorizzazione al debito aumenta: da 543 a 598milioni. Nell'ambito dell'indebitamento sul 2021 (circa 176milioni complessivi), una quota pari a 18milioni risulta debito autorizzato e non contratto (Danc), istituto reintrodotto dalla normativa nazionale per Regioni che rispettino determinati obblighi.

La consigliera Elisa Tozzi (Lega) ha chiesto alcuni chiarimenti e approfondimenti, sul debito autorizzato e non contratto e, in merito alla legge, per "capire bene quali siano le esigenze di spesa di parte corrente in conto capitale, per l'incremento dell'attività finanziaria e per il rimborso prestiti. L'adeguamento si concretizza in nuove o maggiori spese - osserva la consigliera - alla cui copertura si provvede attraverso la previsione di nuove entrate, il ricorso al credito e tramite utilizzo di risorse già stanziate in bilancio. Secondo noi l'indebitamento è un dato piuttosto rilevante. Perché da un lato si va a diminuire e poi si autorizza altro debito? Capire la 'ratio' è un punto centrale. C'è un significativo aumento del fondo di riserva e sappiamo da cosa derivi. Dobbiamo capire bene come la questione dei 53milioni per la spesa sanitaria si lega in relazione ai bilanci delle Asl".

I 53milioni destinati alla sanità, ha spiegato Giacomelli, riguardano il patrimonio strutturale, edilizio e tecnologico. Si tratta di interventi che sono già stati oggetto di finanziamento da parte delle Asl e di cui il bilancio regionale si fa carico per supportare i bilanci Asl in un momento come questo condizionato dalla pandemia, per soccorrere e concorrere a recuperare un potenziale squilibrio economico.

Il vicepresidente Andrea Pieroni (Pd) esprime "apprezzamento per questa operazione di rimodulazione, un'operazione straordinaria di verifica dell'esigibilità degli stanziamenti di alcuni capitoli e impegni rispetto a possibilità di attuazione nel 2021. Un'operazione importante di pulizia finanziaria, che probabilmente dovrebbe essere ripetuta più frequentemente". Il consigliere ha chiesto chiarimenti in merito all'eventuale conseguente contrazione di mutui per finanziare investimento e alle destinazioni dello stanziamento dei circa 8,8milioni di euro destinati al sistema dello spettacolo e del milione e centomila euro per l'editoria".

Si tratta effettivamente di una operazione di pulizia, che viene effettuata e contestualizzata nell'ambito della legge di bilancio e delle operazioni di accertamento, ha confermato Giacomelli. È stata anticipata per produrre un'economia di risorse e una contestuale riallocazione nelle annualità successive, soprattutto il 2022 e in minima parte 2023. Gli 8,8milioni si articolano su una serie di capitoli che fanno riferimento alla cultura: contributo enti spettacolo, sistema teatrale e sistema museale. Il milione e centomila euro per l'editoria è un bando per le emittenti radiofoniche e carta stampata, è una forma di ristoro a radio, tv e carta stampata".

"I sindaci revisori segnalano che il fondo di riserva cresce da 43 a 73milioni, evidenziando in maniera un po' più esplicita il vero e proprio disavanzo economico da ricondurre al bilancio - dichiara il presidente Alessandro Capecchi -. È una parte dei soldi utilizzabili per parare il colpo del buco di bilancio sanitario. I 53 milioni sono una sorta di riconoscimento di debito fuori bilancio. Nel Defr si erano già previsti 60milioni in più come contributo straordinario alle Asl. Bisognerebbe conoscere il dato definitivo dei soldi in più che la Regione dà alle Asl per la vicenda della pandemia e se i 40milioni in più nel fondo di riserva saranno utilizzabili dalla Giunta senza un passaggio ulteriore in Consiglio regionale. C'è uno slittamento delle opere pubbliche, si sposta agli anni successivi una serie di interventi, il maggiore la tranvia, che dovevano essere finanziati nel 2021".

Nel corso della seduta di questa mattina, il presidente Capecchi ha comunicato ai commissari un aggiornamento sulle Terme di Montecatini: "Avevo chiesto prima informalmente all'amministratore delle Terme di Montecatini Spa e poi formalmente all'assessore regionale, di avere cognizione dell'esito del bando di cessione delle quote della società. Ho avuto la risposta dell'assessore Ciuoffo, che ringrazio. Il bando è scaduto, tre soggetti hanno partecipato, solo uno è stato ritenuto che abbia rispettato i requisiti per accedere alla fase successiva". Questa società "ha chiesto un'ulteriore proroga al 22 novembre, accordata dall'amministratore unico delle Terme, per la formulazione della proposta per l'acquisto delle quote della società". Capecchi ha informato la commissione che "è stata istruita dalla Giunta regionale una proposta di delibera per la modifica dello Statuto di Montecatini Terme Spa. Ho scritto al presidente Mazzeo e agli uffici, perché quella proposta di modifica statutaria è stata inviata soltanto alla seconda commissione. Ritengo che questa commissione debba essere sede ineludibile quando si parla della struttura delle società partecipate".

Posizione pienamente condivisa dal Movimento 5 stelle: "Se tutte le questioni delle partecipate fossero inviate in seconda commissione, ci si chiederebbe di cosa si dovrebbe occupare questa commissione – ha dichiarato la vicepresidente Silvia Noferi –: dovremmo rivalutare l'oggetto e lo scopo della commissione Controllo e mi domando cosa abbia fatto nelle passate legislature". E dalla Lega: "È un segnale che dobbiamo dare per svolgere il nostro ruolo in modo pieno. Dovremmo anche porci la questione dell'effettiva economicità e opportunità di continuare a gestire determinati asset", ha dichiarato Elisa Tozzi. Per il Partito democratico, il vicepresidente Andrea Pieroni ha affermato che "questo tema va risolto in via di principio: se vale per le Terme di Montecatini deve valere per tutte le altre partecipate. Il confronto con il presidente del Consiglio in primo luogo deve portare a stabilire l'effettivo ambito e il perimetro dell'attività di questa commissione".

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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