La Toscana scommette su Wine Destinations Italia, format organizzato dalla delegazione livornese della Scuola Europea Sommelier, in programma a Livorno dal 13 al 14 novembre al Terminal Crociere e al Silos dei Magazzini del Tirreno.
Sono cinquantanove i protagonisti del vino toscano presenti all’evento che punta a offrire un contributo al rilancio dell’enoturismo regionale. Accanto ai tanti incontri utili a delineare la situazione attuale e le prospettive future del settore, anche la possibilità di acquistare vere e proprie Wine Experience capaci di legare il vino ai tanti territori toscani presenti, da vivere nei prossimi mesi presso le aziende partecipanti.
Fondamentale il supporto di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana volto a promuovere un turismo responsabile, che riunisce ristoranti e botteghe alimentari che utilizzano i prodotti del territorio, nonché i produttori veri e propri, e attualmente capace di raccogliere oltre 1000 ristoratori, 300 botteghe alimentari e 150 produttori. Da venerdì 12 a domenica 14 l’evento si trasferirà anche tra i locali della città labronica grazie al progetto ‘Livorno in vetrina’, che porterà tanto i ristoranti aderenti al circuito Vetrina Toscana quanto quelli selezionati dalla locale delegazione della Scuola Europea di Sommelier a proporre un menù ad hoc realizzato con materie prime e ingredienti locali.
Come funzionano le Wine experience
A ciascuna azienda è richiesto di proporre agli enoappassionati quattro pacchetti esperienziali che uniscano la consueta visita e degustazione in cantina alla proposta turistica circostante, evidenziando così lo stretto legame che esiste tra vino e terroir toscani. Facilmente prenotabili in loco e valevoli per tutto il 2022, sono proprio queste esperienze a distinguere Wine Destinations Italia dagli altri eventi a tema, puntando a stimolare la ripartenza di una regione che, secondo l’ultimo Rapporto sul turismo del vino in Italia stilato da Città del Vino, è la prima destinazione enoturistica italiana.
Come sta l’enoturismo
Il compito di fare il punto sull’enoturismo spetterà a tredici conferenze, che, partendo dalla tavola rotonda “Turismo Enosostenibile”, porteranno la ricca platea di esperti ad approfondire aspetti teorici e case history legati all’attrazione turistica, quali, ad esempio, il ruolo della formazione, i vigneti urbani, tra i quali figura quello di Siena, i casi Bolgheri e Montepulciano.
E proprio i territori toscani saranno gli altri protagonisti dell’evento, grazie non solamente alla descrizione che di essi faranno le aziende ma anche alla partecipazione dei Consorzi della Vernaccia di San Gimignano, del Chianti Rufina, della Maremma Toscana e del neonato Consorzio Suvereto e Val di Cornia. A loro il compito di legare le tante anime che compongono i rispettivi terroir, in un racconto carico di storia e cultura.
"Il turismo legato all'enogastronomia è in netta ripresa - commenta Leonardo Marras, assessore all'economia e al turismo della Regione Toscana -, c'è grande interesse, anche internazionale, per le nostre produzioni di qualità che sono vere e proprie motivazioni di viaggio. Per questo abbiamo voluto essere presenti a Wine Destinations Italia con Vetrina Toscana che, nel nuovo corso del progetto inaugurato pochi mesi fa, è il veicolo del turismo enogastronomico della Toscana".
“Una manifestazione - ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - che testimonia che il fenomeno del turismo enologico, di cui la Toscana è stata pioniera, è in continua espansione ed evoluzione. E per far diventare la produzione del vino anche un fattore di attrazione turistica è importante sapersi innovare ed evolvere con una attenzione sempre più orientata al tema della sostenibilità. Elemento cardine questo che rappresenta una direttrice di sviluppo necessaria a coniugare un giusto equilibrio economico sociale e ambientale in tutte le sue derivazioni”.
“Non possiamo che essere felici di questo ampio consenso che Wine Destinations Italia ha ottenuto tra gli operatori regionali - commenta Carmen Licata, delegata SES Livorno – e che, se mai ce ne fosse bisogno, testimonia l’attenzione della filiera regionale verso l’enoturismo, da sempre volano per la crescita delle tante economie regionali legate al vino. Il nostro auspicio – conclude - è di poter contribuire alla ripartenza del sistema regionale con un evento in grado non solo di immaginare il futuro, ma di offrire una risposta concreta a quella voglia di scoperta e socialità che la pandemia ha troppo a lungo represso”.
Dal canto suo Simone Nannipieri, responsabile dell’evento, precisa che “La possibilità di acquistare direttamente in fiera delle esperienze da vivere sul territorio regionale nel corso di tutto l’anno a venire è il tanto atteso segnale che il mondo del vino è pronto a ripartire. Grazie alla presenza di aziende e Consorzi provenienti da ogni parte della Toscana, i tanti visitatori attesi potranno scegliere la Wine Experience maggiormente in linea con le proprie aspettative, dando forma a una vacanza che, partendo da una visita in cantina, si apra all’esplorazione dei luoghi che la ospitano, ribadendo, se ce ne fosse bisogno, di quanto stretto sia in Toscana il rapporto tra vino e territorio di riferimento”.
Wine Destinations significa anche sostenibilità, che si concretizza nell’impegno a scegliere allestimenti e fornitori dal ridotto impatto ambientale. Grazie, inoltre, ad un apposito account aperto sulla piattaforma Treedom, una parte dei ricavi provenienti dalle iscrizioni e dai biglietti venduti sarà impiegata per piantare degli alberi utili a compensare la CO2 generata durante i due giorni dell’evento.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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