Il processo sulle presunte irregolarità nell'affidamento e gestione di alcuni appalti del Comune di Signa si è concluso con l'assoluzione di tutti e sei gli imputati. Il processo, nato dalle indagini della digos di Firenze, ha assolto anche una delle due aziende mentre per l'altra è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Nell'ambito dell'inchiesta a settembre 2016 erano stati sottoposti alla misura cautelare della sospensione dai pubblici uffici l'allora direttore dell'ufficio tecnico del Comune di Signa, il suo vice e un dipendente comunale, tutti assolti oggi. Per alcuni fatti è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. A vario titolo i reati contestati erano di abuso d'ufficio, frode in pubbliche forniture, falso e truffa. L'accusa era quella di aver realizzato degli appalti appositi per le due ditte favorendole anche mediante dichiarazioni di costi più elevati delle varianti in corso d'opera e riconoscendo sospensioni dei lavori non previste dalla legge. Al centro del processo sono finiti gli appalti per i lavori di riqualificazione di piazza della Stazione a Signa, il risanamento acustico di via del Colle, la pavimentazione fonoassorbente di via Roma e la sistemazione dei giunti di un ponte che attraversa l'Arno.
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