Quest’anno il 55° anniversario dell’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 coincide con il 40° anniversario della promulgazione della Legge di riforma della Polizia di Stato e, in tale occasione, il Presidente del Consiglio comunale Luca Milani ed il Presidente dell’Associazione Firenze Promuove Franco Mariani hanno deciso di ricordare lo spirito di solidarietà e sacrificio che vide la Polizia di Stato impegnata in aiuto della cittadinanza.
“In quei drammatici giorni, il Palazzo di Via Zara, risparmiato dalle acque, divenne il fulcro di un’eccezionale azione di salvataggio, oltre che il rifugio – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – di molti cittadini rimasti senza abitazione. Con generosità e coraggio, uomini e donne in divisa assistettero i più bisognosi giorno e notte”.
“Continuiamo – evidenzia il presidente di Firenze Promuove Franco Mariani – nell’omaggio, iniziato tre anni fa, a chi tanto si adoperò nel 1966. Quest’anno lo facciamo con la Polizia di Stato, onorati anche dalla presenza della Banda musicale, che renderà più solenne il ricordo in memoria delle vittime e l’omaggio a tutto il Corpo. Come disse l’allora Sindaco Piero Bargellini a chi operò sul territorio, in mezzo al fango, come appartenente delle Istituzioni: Per questa città voi avete lavorato, per questa città avete lottato, per questa città vi siete sacrificati, quindi certamente voi amate Firenze e Firenze resterà nel vostro cuore. Ma io vi posso ugualmente assicurare che nel cuore di Firenze il vostro operato resterà a lungo come un ricordo consolante ed esaltante di eroismo, di valore, e di abnegazione”.
Proprio lo spirito di solidarietà, sacrificio, impegno dimostrati valsero la Medaglia d’oro al valore civile di cui fu insignita la bandiera del Corpo, con le seguenti motivazioni: “Temprato da un secolare retaggio di valori, il Corpo delle Guardie di P.S. impegnava ogni sua energia per fronteggiare le funeste conseguenze di una eccezionale e vasta ondata di alluvioni, sempre presente con uomini e mezzi ovunque l’ardita opera di soccorso potesse restituire tranquillità e fiducia alle popolazioni colpite. Con il loro spirito di sacrificio e di abnegazione, spinto spesso fino all’eroismo, con l’immediatezza e l’efficacia degli interventi volti a salvare vite umane e sbloccare centri isolati ed a recuperare ingenti beni, gli appartenenti al Corpo suscitavano profonda ammirazione guadagnandosi ancora una volta, per la serena alta coscienza del dovere, la gratitudine unanime della Nazione”.
Quest’anno l’anniversario prevede tre giorni di eventi e cerimonie:
Martedì 3 novembre alle ore 17, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, sarà presentato il libro di Daniele e Sergio Tinti, quest’ultimo già Comandante del Compartimento della Toscana della Polizia di Stato e attuale Presidente della Sezione Fiorentina dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, “La Polizia di Firenze nell’alluvione del ‘66”, Edizioni dell’Assemblea del Consiglio Regionale della Toscana. Molti gli interventi fra i quali il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Questore di Firenze Filippo Santarelli, il Presidente dell’Associazione Firenze Promuove Franco Mariani; fra coloro che parteciperanno alla presentazione due noti scrittori fiorentini Marco Vichi e Leonardo Gori, padri putativi del commissario Bordelli e del colonnello Arcieri. Entrambi hanno ambientato nella Firenze dell’alluvione due loro romanzi. Marco Vichi in “Morte a Firenze” edito nel 2009, Leonardo Gori in “L’angelo del fango”, del 2005; l’attore di teatro, cinema e televisione Lorenzo Degl’Innocenti leggerà alcune testimonianze di poliziotti soccorritori riportate sul libro. Per l’ingresso nella sala è richiesto il Green Pass.
Mercoledì 4 novembre nel giorno dedicato al ricordo delle vittime dell’alluvione:
Alle ore 11.15 nella Basilica di Santa Croce avrà luogo la Santa Messa presieduta da Monsignor Luigi Innocenti, Cappellano della Polizia di Stato di Firenze. Accompagnerà il rito religioso la Fanfara Musicale della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Secondino De Palma. Per la partecipazione in Basilica non è richiesto il Green Pass e l’accesso dei fedeli è consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili in base alle norme anti-Covid.
Alle ore 12,00 circa i discorsi ufficiali commemorativi da parte dei Presidenti Luca Milani, Franco Mariani, Cristina Acidini, del Questore Filippo Santarelli, e dal Padre Guardiano di Santa Croce Fra Giancarlo Corsini.
Alle ore 12.45 dal centro del Ponte alle Grazie benedizione del fiume Arno da parte del Cardinale Ernest Simoni e lancio della corona di alloro del Comune in Arno in memoria delle Vittime da parte dei Presidente Luca Milani e Mariani assieme al Questore e al Presidente ANPS di Firenze.
Sabato 6 novembre alle ore 17.00 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, sarà presentato il libro di Michele Ferlito “Di là dal muro. Testimonianze di un direttore di carcere 1934-1976" a cura dei figli Rita e Domenico Ferlito. Così lo presenta il Presidente Milani: “La storia di Michele Ferlito, Direttore di carcere dal 1934 al 1976, oltre ad essere uno spaccato di storia del nostro Paese, dagli anni difficili della guerra, fino alla Grande Riforma carceraria del 1975, è l'appassionata testimonianza degli oltre 40 anni di servizio che l'autore, Dirigente dell'Amministrazione Penitenziaria, ha svolto nelle carceri italiane, legato alla nostra città in quanto fu Direttore del carcere delle Murate proprio durante l’alluvione del 1966”. Una lapide in ricordo di Michele Ferlito e di quanto accadde in quei giorni nel principale carcere cittadino è stata apposta nel 2017, a Le Murante, evento promosso dall’Associazione Firenze Promuove. Per l’ingresso nella sala è richiesto il Green Pass.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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