Ieri è stata data la cittadinanza onoraria al Presidente del Brasile Bolsonaro.
Sì, proprio lui: un Presidente che, giusto il 15 ottobre, è stato accusato dalla Commissione d'inchiesta sulla pandemia di aver commesso "CRIMINI contro l'umanità" nella gestione dell’emergenza Covid. Un Presidente dichiaratamente omofobo e razzista, che negli anni ha calpestato i diritti e la dignità dei più fragili.
Questa genialata, partita dal Comune di Anguillara Veneta, a maggioranza Lega, non si è esaurita qui: oggi infatti Bolsonaro sarà a Pistoia, al Cimitero militare brasiliano, per assistere insieme a Matteo Salvini alla cerimonia di commemorazione dei soldati che hanno contribuito alla liberazione della città dal nazifascismo.
Ebbene sì, persone che hanno dato la vita per combattere proprio quello che Bolsonaro rappresenta, il calpestamento dell’umanità, ciò che il Sindaco Alessandro Tomasi sta accogliendo a braccia aperte (ma non di persona, dato che è fuggito da certe responsabilità per una riunione in Regione).
Uno sfregio doloroso alla Toscana democratica e antifascista, e a tutte le cittadine e i cittadini dalla parte della libertà.
Alessandro Tomasi e Matteo Salvini diano spiegazioni per aver permesso questo secondo scempio dopo la cittadinanza, sputando sulla memoria, sulla giustizia e sulla pace costate sangue e vite. Perché no, non c’è niente di democratico né tantomeno di legittimo nell’accoglienza di un simile rappresentante delle Istituzioni. Negare si può quando moralmente necessario.
Il mio pensiero, oggi, va alla città di Pistoia, a chi la abita e alle compagne e ai compagni che manifesteranno pacificamente insieme alla CGIL, ad ANPI, ARCI e Libera, a partire dalle 15:00, davanti al Monumento Votivo militare brasiliano. La parte più bella della società, quella che respinge l’odio mentre altri gli tendono la mano, magari sorridendo. Ora e sempre Resistenza!
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