La Uil Fpl dirigenza sanitaria di Lucca lancia l’allarme.
"I pronto soccorso e il servizio 118 - si legge in una nota del sindacato - rischiano di collassare da un momento all'altro a causa della grave carenza di personale che denunciamo da fin troppo tempo. A breve anche i precari assunti e 'sfruttati' per far fronte alla pandemia Covid lasceranno il servizio e altri dipendenti esperti andranno in pensione senza essere sostituiti. Si rischia di non veder garantito neppure il minimo servizio".
Benché esista una graduatoria regionale di medici dedicata ai pronto soccorso, pronta da luglio scorso, attacca il sindacato, questa è rimasta congelata dalla Regione per il blocco alle assunzioni. "Inutile nasconderlo - prosegue il comunicato -, abbiamo retto il colpo solo grazie a quei precari che fino ad oggi hanno fatto fronte all'emergenza occupazionale in periodo di Covid nei pronto soccorso e nel 118 ma che a breve lasceranno il servizio per le scuole di specializzazione, per i corsi di medicina generale. Nel frattempo la Regione si è ritrovata con difficoltà di bilancio e nei prossimi mesi gli unici inserimenti che le aziende sanitarie potranno fare saranno solo dovute a situazioni di estrema gravità. All'interno del Dipartimento di emergenza ed urgenza, solo nella nostra azienda Usl Toscana nord ovest si è arrivati ad una carenza di oltre 100 medici”.
Secondo Uil Fpl, le Asl toscane e la Regione dovrebbero "uniformare tutti i pronto soccorso e 118 territoriali dal punto di vista organizzativo in modo da definire carichi di lavoro e standard di personale. Affidare i codici 4 e 5, che non hanno alcun carattere di urgenza e che intasano i pronto soccorso, ai medici di medicina generale. Spostare risorse finanziare al fine di valorizzare il duro lavoro dei medici dei pronto soccorso".
Sarò fondamentale, infine, anche "educare il cittadino ad un corretto uso del pronto soccorso che è pur sempre una struttura dedicata all'emergenza e urgenza".
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