'Una stanza tutta per sé', l'inaugurazione alla caserma dei Carabinieri di Pistoia

Inaugurata una stanza dedicata all’ascolto delle vittime di violenza di genere, nel progetto di "Soroptimist International Italia"


Questa mattina, alle ore 10 presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia è stata inaugurata una stanza riservata all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili, ovvero di donne o minori che vogliono denunciare atti di violenze o abusi subiti. Presenti all'inaugurazione il Comandante Provinciale, Col. Stanislao Nacca, della Presidente Nazionale di Soroptimist Italia, d.ssa Giovanna Guercio e della Presidente del club di Pistoia – Montecatini Terme, prof.ssa Patrizia Cecchi.

Il suddetto locale è stato arredato in modo da presentarsi quanto più accogliente e confortevole possibile, rendendolo simile ad una stanza di una comune abitazione, al fine di trasmettere, alla persona già psicologicamente provata a causa delle sofferenze patite, una sensazione di accoglienza e attenzione per la sua situazione. A tale scopo, all’interno della stanza, è stato creato anche un angolo dove sono presenti giochi e peluche, che permetta di accogliere eventuali bambini.

L’allestimento del locale, che tra l'altro è l'unico attualmente presente in provincia di Pistoia, è stato possibile grazie ad un protocollo d’intesa che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha stipulato con l’associazione “Soroptimist International Italia” per la realizzazione del progetto “Una stanza tutta per sé” che prevede, appunto, la realizzazione, all’interno delle caserme dell’Arma, di locali destinati all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili. L’Arma dei Carabinieri, infatti, ha da sempre prestato massima attenzione al fenomeno dei reati di violenza di genere.

In tale ottica, nell’ambito del Comando Provinciale di Pistoia sono stati individuati due “referenti provinciali per il monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere” i quali, dopo aver frequentato un corso specifico, si occupano del monitoraggio del fenomeno e della raccolta e dell’analisi dei relativi dati, oltre a fornire un qualificato supporto ad ogni militare della provincia che si trovi a trattare casi connessi alla tematica. Ovviamente ogni militare, nell’ambito della continua formazione professionale, viene appositamente istruito e formato per conoscere come comportarsi nel caso in cui venga chiamato ad intervenire qualora giunga una segnalazione di un possibile episodio di violenza di genere.

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