“Il rischio di consegnare la Toscana alla Lega esiste e guai a credere ad improbabili ripensamenti ad un eventuale secondo turno, perché in questa elezione il ballottaggio non ci sarà”.
Esordisce così il segretario Pd Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini, che prosegue: “Eugenio Giani è nettamente il candidato che più di tutti conosce la Toscana avendola girata in lungo e largo da anni e per governare un territorio bisogna conoscerlo bene. Dall’altra parte abbiamo la candidata della Lega, Susanna Ceccardi, che ha già chiarito di star bene al Parlamento europeo e di volerci rimanere, non essendo interessata a sedere sui banchi del Consiglio regionale in caso di sconfitta, a dimostrazione di quanto abbia a cuore il futuro della nostra regione. Basterebbe questo per scegliere il candidato più affidabile e preparato a guidare la Toscana di domani, ma la posta in gioco in queste elezioni regionali va oltre i singoli candidati presidenti, è molto più grande e investe innanzitutto il rapporto con l'Europa.
Le liste che sostengono Eugenio Giani sono quelle forze politiche europeiste che a Bruxelles hanno votato a favore degli ingenti finanziamenti che arriveranno sul territorio nei prossimi anni e che potranno dare maggiore risposte ai bisogni dei cittadini. Susanna Ceccardi e la Lega hanno votato contro quegli aiuti e per fortuna al parlamento europeo non hanno la maggioranza altrimenti avrebbero messo l'Italia in ginocchio!”.
Ma per Mazzantini c'è un altro elemento dirimente: “Se vincerà Giani noi sappiamo di partire da uno dei migliori sistemi sanitari del Paese, che ha saputo tenere testa all’emergenza del coronavirus. Se vincerà la Ceccardi, questo sistema verrà smantellato e privatizzato, così come già succede da anni in Lombardia e sta avvenendo in Umbria e così come stanno dicendo espressamente in questa campagna elettorale. La pandemia ci ha mostrato alcuni limiti del nostro sistema sanitario su cui occorrerà subito intervenire per migliorare il servizio al cittadino e il lavoro degli operatori sanitari. Saranno necessari maggiori investimenti e un’accelerazione nei processi di innovazione tecnologica e digitale, ma l'impianto è quello giusto ed ha garantito flessibilità e capillarità nella risposta, anche grazie alla scelta lungimirante di puntare sulla forte integrazione tra medicina ospedaliera e medicina territoriale.
Se oggi nel mondo si parla di modello italiano da prendere ad esempio rispetto alle misure di contrasto al coronavirus-conclude Mazzantini- è perché quel modello si è retto soprattutto sulla solidità di sistemi sanitari come quello toscano e sulla sinergia con il mondo del volontariato.
Miglioriamoli ma teniamoceli stretti, riconoscendo che la nostra Regione è una di quelle governate meglio nel Paese e il Pd la forza politica più credibile per continuare a guidarla, assieme alla coalizione che sostiene Eugenio Giani come proprio presidente. Per il consiglio regionale il Pd Empolese Valdelsa ha anche un candidato sul quale puntiamo tutti, Enrico Sostegni, che in questi cinque anni si è speso tantissimo in consiglio regionale affinché il nostro territorio fosse al centro dell’attenzione e ha seguito, essendo in commissione sanità, tutte le ultime vicende legate alla pandemia. Una persona capace, competente e sempre a disposizione del territorio. ”
Fonte: PD Empolese Valdelsa - Ufficio stampa
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