Marginalizzazione dell’organizzazione distrettuale, annullamento del ruolo dei medici di famiglia, potenziamento dell’ospedale e affidamento dell’assistenza territoriale agli specialisti ospedalieri. Questi, in estrema sintesi, i contenuti di una recente delibera dell’Asl Toscana Centro, che peraltro sono già stati criticati anche dalle associazioni dei medici di famiglia. Assomigliano un po’ troppo ad alcuni tratti della sanità lombarda, che nella gestione dell’epidemia COVD ha mostrato tutte le lacune che sappiamo.
«Tutti si sono affrettati ad affermare che quel modello ospedalocentrico non funzionava, che si doveva cambiare, che era l’ora di rafforzare davvero i servizi distrettuali - commenta il gruppo Sanità e sociale di Sinistra Civica Ecologista. Per questo motivo è sorprendente l’uscita dell’Asl fiorentina, anche perché in aperto contrasto con le politiche regionali che, viceversa, con una recente delibera della Giunta Delibera - n. 770/2020 “Atto di indirizzo sulle Case della Salute” – puntano al rafforzamento dell’organizzazione distrettuale con l’obiettivo di potenziare la rete delle Case della Salute, la sede più idonea dove organizzare i servizi in funzione della comunità e delle persone, favorendo il lavoro multidisciplinare e multiprofessionale (medici di famiglia, specialisti, infermieri e altre figure professionali), l’integrazione sociosanitaria e la sistematica presa in carico dei casi complessi».
«Confidiamo nella possibilità di un ripensamento da parte della ASL Toscana Centro e della piena riaffermazione degli indirizzi regionali. Da diversi anni c’è la previsione di legge di sviluppo dei servizi distrettuali. Ma, evidentemente, il loro sviluppo non è stato presidiato con una sufficiente forza politica nel recente passato – si legge nel documento elaborato dal Gruppo».
«L’impegno di chi verrà eletto nella nostra Lista Sinistra Civica Ecologista, presente su tutto il territorio regionale, sarà ben indirizzato a far sì che la salute sia tutelata in primis sul territorio, con la piena funzionalità del sistema di prevenzione e del distretto, connessi con le Case della Salute, che in Toscana dovranno essere effettivamente attivate e rese operative in tutti i territori. Promuoveremo questa riflessione con le istituzioni, le parti sociali, le associazioni territoriali e con i lavoratori dei servizi socio sanitari, conclude il Gruppo»
Gruppo Sanità e Sociale Sinistra Civica ed Ecologista
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