[ Firenze ] Sarti (Sì): "Medico a scuola? Roba da Ventennio"

Paolo Sarti

"La figura del medico scolastico che il presidente della Regione Rossi vuole introdurre in tutte le scuole della Toscana è un’idea che si è già rivelata inutile, un residuo della vecchia medicina scolastica del Ventennio, portatrice di un falso messaggio medicalizzante delle strutture scolastiche e oltretutto ripetitiva di tante altre figure mediche che ruotavano, e ancora ruotano, attorno al bambino: il pediatra di famiglia, il pediatra del consultorio o il professore pagato dalla suocera perché aveva visto la mamma da bambina”.

Ad affermarlo è Paolo Sarti, pediatra e consigliere uscente di Toscana a Sinistra, secondo il quale “la medicina scolastica è stata superata perché non aveva più alcun senso. Il pediatra di famiglia conosce la famiglia, il bambino, la sua storia sanitaria ed è quindi la figura privilegiata che può intervenire con competenza sulla sua salute”. “Invece il medico scolastico non sa niente di tutto questo e non serve neanche alla struttura”. “Se c’è un positivo in classe non si possono seguire le indicazione del dottore della scuola, dev’esserci un protocollo valido per tutte le strutture scolastiche”, prosegue Sarti, che è candidato alle regionali con Toscana a Sinistra nella circoscrizione Firenze 1 .

“L’idea del presidente Rossi di reperire medici alle tre Asl anche senza specializzazione, pensionati e da assumere con contratto libero-professionale porterà soltanto nuove spese inutili per la collettività. Già abbiamo il problema che i medici pediatri, al pari dei medici di famiglia, hanno un contratto libero professionale e quindi si integrano a fatica nel servizio sanitario pubblico, come possiamo pensare di stipularne ancora un altro?”. “Sulla sanità non ci si improvvisa – conclude Sarti - e ad andare dietro agli umori della gente si fanno soltanto danni. Occorre avere una visione politica nella sanità, complessa e completa ma evidentemente Rossi l’ha persa”.

Fonte: Ufficio stampa

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