Nei consigli comunali dell’area empolese valdelsa e di altre aree afferenti al bacino d’utenza di Acque spa, si è portata in discussione una nuova versione del servizio idrico che, nel futuro prossimo vorrebbe fare a meno del socio privato Abab, attualmente detentore del 45% del pacchetto azionario di Acque spa, ma in posizione tale da poter incidere sugli assetti strategici, esprimendo l’amministratore delegato e un sostanziale potere di veto sulle decisioni del consiglio di amministrazione, da assumere a maggioranza di 2/3 in un consesso di 9 unità espresso da 5 soci pubblici e 4 privati.
In consiglio comunale si è portata la costituzione di una società veicolo a completa partecipazione pubblica, destinata a rilevare mediante liquidazione ad un valore stimato intorno agli 85 milioni di euro le quote del socio privato e a farsi carico del reperimento delle risorse finanziarie occorrenti, senza oneri per i comuni .
Perché in consiglio comunale non si è voluto far chiarezza sulle ragioni che hanno portato a deterrninare la separazione dal socio privato che recentemente aveva manifestato propositi di eventuale incremento del pacchetto azionario piuttosto che di dismissione?
Non ci è piaciuta l’enfasi con cui si è voluta presentare la scelta come fosse l’allinearsi al responso referendario del 2011 perché non ci pare essere questo l’obiettivo perseguito , anzi si ritiene che pur a capitale pubblico il nuovo soggetto si avvarrà di una ragione sociale di diritto privato, e per quanto ci sia stato detto che non c’è nesso di causalità tra le due fattispecie, mentre i consigli comunali si sono chiamati , sia pure “ obtorto collo” e centellinando le informazioni , a deliberare solo per effetto di un obbligo di legge sancito dal testo unico sugli enti locali, contestualmente si sta lavorando alla costituzione di una multiutility dei servizi comprendente anche lo smaltimento dei rifiuti , che vede il sindaco di Empoli impegnato assiduamente con i colleghi di Firenze e Prato e la benedizione laica del governatore della Toscana.
Il gruppo consiliare Montelupo nel Cuore - Centrodestra per Montelupo, esige rispetto istituzionale e non può accettare di giocare il ruolo dello spettatore passivo di processi gestiti in qualche segreta stanza che transitano in consiglio comunale con testi blindati in stile vetero sovietico; come abbiamo spesso sottolineato l’unico interesse che abbiamo da tutelare è quello dei cittadini e il nostro voto contrario sottolinea anche l’estraneità a logiche di partito interne alla maggioranza monocolore a guida PD che amministra i comuni dell’area Empolese Valdelsa
Fonte: Montelupo nel Cuore - Centro Destra per Montelupo
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