Si è conclusa ieri, venerdì 10 settembre, con la consegna degli attestati di partecipazione, l’esperienza del campus estivo organizzato da Empoli Mu6ei.
All’iniziativa, inserita nel progetto regionale S-PASSO AL MUSEO, hanno partecipato oltre trenta bambini che nel corso dei cinque giorni hanno visitato la nostra città, sono entrati nei musei, hanno preso parte in modo attivo a laboratori didattici appositamente progettati, approfondendo così la conoscenza del nostro patrimonio culturale.
“Empoli come? 6 lettere e una città tutta da scoprire”, questo il titolo del campus che ha visto le lettere di cui si compone la parola Empoli guidare le bambine e i bambini alla scoperta di strade, piazze, giardini, episodi e personaggi che hanno fatto la storia della nostra città.
Per ognuna delle giornate sono state progettate attività di varia natura e messo in atto numerose strategie che hanno consentito di presentare in modo comprensibile e accessibile i beni culturali empolesi e indirizzare l’attenzione dei partecipanti verso l’importanza della loro tutela e conservazione.
«I musei rappresentano una risorsa educativa inesauribile, da utilizzare sistematicamente. Le attività educative nei nostri musei – spiega l’assessore alla cultura Giulia Terreni – divenute consuetudine nel corso degli anni, permettono al patrimonio di svolgere la sua vera funzione, quella stabilita dalla Costituzione. Che non è assicurare il diletto per pochi, ma alimentare la virtù civile, essere palestra di vita pubblica, strumento per costruire uguaglianza e democrazia sostanziali».
L’assessore Terreni ha personalmente consegnato a tutti partecipanti del campus non solo l’attestato di partecipazione ma anche la Mu6Ei card Junior, che garantisce l’accesso illimitato per un anno ai Mu6ei di Empoli e altre agevolazioni sulle attività culturali che i Musei organizzeranno.
Alla cerimonia era presente anche la direttrice dei Mu6ei di Empoli, Cristina Gelli, che si è detta soddisfatta del risultato raggiunto: «Il campus è stata la prima esperienza che ci ha consentito di far rivivere i nostri musei e ci ha stimolato, dopo le pesanti limitazioni imposte dalla pandemia, nel perseguire la loro missione. Vedere l’entusiasmo e la curiosità dipinti sui volti delle bambine e dei bambini ci ha riempito di gioia e ci ha dato conferma della correttezza del percorso intrapreso. Per noi è stata una grande sorpresa l’interesse dimostrato dalle famiglie. Sono arrivate, infatti, numerose richieste di iscrizione che, purtroppo, non siamo riusciti a soddisfare. Questo però ci spinge a programmare, per il periodo invernale, altre iniziative pensate appositamente per questo tipo di pubblico».
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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