“Continuano a spuntare altri terreni avvelenati dagli scarti tossici delle concerie pisane smaltiti illecitamente. Un aspetto su cui la commissione d'inchiesta su Infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana è chiamata a indagare. Occorre al più presto che la commissione convochi di nuovo in audizione Arpat e l'assessore Monni per illustrare, rispettivamente, i nuovi dati emersi dai rilievi nei territori di Bucine, Crespina e Massarosa e i rischi che si corrono per la popolazione, e cosa intende fare la Regione per sanare il disastro di questa bomba ambientale sotto i nostri piedi.
Sono passati ben quattro mesi dallo scoppio dello scandalo 'keu' e in tutto questo tempo la Giunta non ha nemmeno dato il via alla bonifica della strada regionale 429 dove sono state sepolte almeno 8mila tonnellate di scarti tossici. Bisogna agire subito a tutela della salute pubblica e ambientale.
Al momento le falde acquifere non sono contaminate ma più passa il tempo e più è probabile che l'area venga irrimediabilmente inquinata. La sinistra aveva assicurato che si sarebbe occupata della bonifica ma niente è stato fatto e migliaia di persone, ormai deluse e abbandonate a sé stesse, attendono ancora risposte e fatti concreti”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Francesco Torselli, presidente del gruppo, e Alessandro Capecchi, membro della commissione d'inchiesta su Infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana e vice presidente della commissione Ambiente e Territorio.
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