Uno dei più apprezzati giornalisti, umoristi e autori teatrali, apre allo spettatore le porte della sua bottega di scrittura, attraverso un racconto ironico e sentimentale.
“L'amaca di domani - Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca” è lo spettacolo che vede protagonista Michele Serra, sabato 28 agosto al Teatro Romano di Fiesole (ore 21.30), ultimo appuntamento della rassegna “Riprendiamoci la scena” promossa da Cesvot, qui in collaborazione con Estate Fiesolana 2021.
La serata è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria e si ricorda che l’accesso è consentito nel rispetto delle normative anti-Covid.
Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare? Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente nel quale Michele Serra apre allo spettatore la sua bottega di scrittura.
Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.
Dipanando la matassa della propria scrittura, Michele Serra fornisce anche traccia delle proprie debolezze e delle proprie manie. Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.
Di e con Michele Serra, regia di Andrea Renzi, scene e costumi Barbara Bessi, luci Cesare Accetta. Produzione SPAlive in collaborazione con TEATRI UNITI.
Come detto, la serata chiude la rassegna “Riprendiamoci la scena” promossa da Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana che associa 34 enti regionali, fornendo servizi di consulenza, formazione, promozione, comunicazione, documentazione e logistica: 11 spettacoli itineranti, uno per ciascuna delegazione territoriale di Cesvot.
Tra gli artisti che si sono succeduti sui palchi ricordiamo l’ensemble d’archi ORT ATTACK, i solisti del Tuscany Opera Festival e l’Ensemble Amedeo Modigliani, gli attori Eugenio Allegri, Alessandro Benvenuti, Stefano Santomauro e Lorenzo Baglioni, i musicisti Bobo Rondelli, Ferruccio Spinetti, Stefano “Cocco” Cantini e Antonello Salis, Margherita Vicario e Orchestra Multietnica di Arezzo.
La rassegna “Riprendiamoci la scena” è stata curata dall’associazione culturale Lo Stanzone delle Apparizioni, con la direzione artistica di Matteo Marsan e Daniela Morozzi, che ha presentato tutte le serate.
“Abbiamo voluto dare un segnale di rinascita, un modo per ricominciare da ciò che di più prezioso abbiamo: la nostra arte, la nostra cultura e la sensibilità che in tal senso dimostrano molte amministrazioni locali toscane – spiega Marco Esposito, presidente della delegazione Cesvot di Firenze- dopo un anno e mezzo di sospensione delle iniziative pubbliche, che da sempre hanno rappresentato una parte importante delle attività di Cesvot, abbiamo affidato alla cultura il compito di aiutarci a tornare sui territori. Abbiamo voluto dedicare questa rassegna alle volontarie, ai volontari, alle comunità locali, oltre che abbracciare idealmente e concretamente il mondo dello spettacolo che tanto ha sofferto in questo periodo di pandemia”.
Info: www.cesvot.it
Fonte: Ufficio Stampa
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