Empoli e Cuoio sul rapporto tra scuola e lavoro alla Versiliana

Ospiti dell'incontro al Caffè letterario Ivo Mancini, imprenditore santacrocese e Daniela Mancini, Dirigente Scolastico del Ferraris-Brunelleschi di Empoli


Domenica 8 agosto al Caffè Letterario della Versiliana si è svolto un incontro sul tema del difficile rapporto tra Formazione Professionale, Istruzione e mondo produttivo dal titolo: Modello Mancini. Tavola rotonda per migliorare il rapporto tra scuola e lavoro.

L’imprenditore Ivo Mancini del settore meccanico ha fondato un’importante azienda, la CM con sede a Santa Croce, anche oggi in forte espansione. Mosso dalle difficoltà che negli ultimi anni ha incontrato nel reperire operai specializzati che portino avanti il lavoro in azienda, ha pensato bene di allestire lui stesso un centro di formazione, a proprie spese, acquistando macchinari e proponendosi come maestro istruttore ai giovani che volessero imparare quel mestiere. A questo fine ha dato vita alla ditta: Futura Lavorazioni Meccaniche. Purtroppo il suo esempio rischia di rimanere isolato e di impastoiarsi nelle difficoltà che il sistema della formazione, di competenza regionale, trova nel coordinarsi con l’Istruzione Professionale e Tecnica, di competenza del MIUR.

Hanno partecipato all’incontro: Ivo Mancini, Imprenditore Anna Paola Concia, Fiera Didacta Italia Cristina Grieco, Consigliera MIUR Paolo Tedeschi, Capo Gabinetto Regione Toscana Daniela Mancini, Dirigente Scolastico. Esperta di Formazione Professionale. Ha condotto l’incontro il giornalista Claudio Sottili.

Numerosissimo il pubblico tra cui i sindaci di Pietrasanta e Fucecchio, i rappresentanti di Confindustria, CNA, CONFCOMMERCIO e altre associazioni. Tutti gli interventi hanno sottolineato la necessità di un cambio di mentalità. Occorre rivalutare il lavoro come strumento educativo e come mezzo di promozione sociale.

Ivo Mancini ha sottolineato che il numero della dispersione scolastica eguaglia il numero di richieste del fabbisogno di manodopera specializzata delle aziende. Che cosa fare per far funzionare meglio la Formazione Professionale nel percorso della scuola superiore?

A questa domanda Daniela Mancini ha cercato di dare delle risposte che prevedono azioni realizzabili a breve e medio termine.

1) Potenziare l’orientamento delle seconde e terze della scuola Media con visite guidate nelle aziende del territorio.
2) Nell’orientamento promuovere l’Educazione Scientifica e Tecnica al femminile. (Nelle liste di disoccupazione non ci sono donne che hanno un mestiere o un diploma qualificante)
3) Promuovere un cambio di mentalità con Spot (Dalla Regione e dal Ministero) in cui si illustrano i vantaggi economici e sociali di chi svolge un lavoro tecnico e/o manuale.
4) Arrivare a una convenzione tra Stato-Regioni per l’integrazione tra Formazione e Istruzione, per cui il MPI stabilisca che negli Istituti Professionali, almeno per ¼ degli alunni sia attivata l’integrazione tra tempo scuola e azienda. Es. ¾ giorni in aula e 2 in azienda. (Ora tale istituzione è affidata al Collegio docenti che non accetta di ridurre l’orario di cattedra.)
5) Profili professionali nazionali.
6) Obbligo di formazione per i docenti. In particolare per quelli di Area Tecnica e Professionale rendere obbligatorie un certo numero di ore di Stage Aziendali.

Fonte: Ufficio Stampa

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