Anche i circa 60 lavoratori del sito Liquigas di Sant’Angelo a Lecore (Fi) si riuniranno il 31 agosto in assemblea per definire le modalità di sciopero nazionale il 3 settembre promosso dalle segreterie nazionali Filctem Cgil-Femca Cisl-Uiltec Uil, per protestare contro le decisioni e l’atteggiamento della Direzione aziendale della multinazionale Liquigas, improntato unicamente sui rapporti di forza e lontano dalle migliori relazioni sindacali tenute fino a poco tempo fa con le parti sociali. Oltre allo sciopero, 8 ore di cui 4 a gestione territoriale, è stato proclamato il blocco degli straordinari e flessibilità.
Abbiamo provato fino all’ultimo di dialogare con l’impresa e per questo avevamo sospeso momentaneamente lo stato di agitazione, scelta giusta seppur sofferta - visto il pesante clima che si respira all’interno della Liquigas - ma condivisa da tutti con la speranza che si tornasse a una necessaria normalità, rendendoci disponibili ad un accordo, altrettanto sofferto, che prevedeva l’uscita, anche se solo su base volontaria, di alcune maestranze. Trovarsi di fronte ai tavoli nazionali, dopo tale percorso, una società che conferma che continuerà, anche in maniera unilaterale, in un’operazione di abbandono del sud Italia, di trasferimenti traumatici del personale nella volontà di imporre il numero di consegne giornaliere e di una ‘gestione autoritaria più che autorevole’ ha deluso profondamente anche i lavoratori che operano nel sito di Firenze, oltre che quelli che operano in tutta Italia.
I sindacati dichiarano inoltre che si coordineranno, con gli altri siti confinanti di Foligno e Siena, per organizzare un’iniziativa territoriale ampia, visibile e marcata, volendo considerare o almeno non escludendo anche l’opzione di concentrare lo sciopero nell’intera giornata del 3 settembre, data già designata dal coordinamento nazional, per una manifestazione a Milano davanti alla sede principale di Liquigas al fine di raccogliere le maestranze di tutta Italia e travalicare i confini nazionali, giungendo al cospetto della multinazionale Shv detentrice del 100% della proprietà. Questa, pur dichiarando princìpi etici, ad oggi non ha fatto niente affinché Liquigas riapra il dialogo coi sindacati, che hanno sempre manifestato ampia disponibilità al confronto.
Fonte: Uffici Stampa Cgil Cisl Toscana e Firenze
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