Caso Mario Tuti in Parlamento con un'interrogazione dei parlamentari Pd

Luca Sani (Foto da Facebook)

“La partecipazione del terrorista nero Mario Tuti, autore di numerosi omicidi ed attualmente detenuto, al Campo Nazionale del Blocco Studentesco svolto nelle scorse settimane è un atto gravissimo e sul quale ho depositato, insieme ad altri deputati toscani del Pd, una interrogazione parlamentare ai Ministri Lamorgese e Cartabia”: è quanto dichiara Luca Sani sull’atto firmato anche da Susanna Cenni, Andrea Romano, Rosa Maria Di Giorgi, Lucia Ciampi, Laura Cantini, Filippo Sensi e Stefano Ceccanti. La notizia, pubblicata da gonews.it sulle immagini di RaiNews e del servizio del giornalista Andrea Palladino, è stata commentata anche dal sindaco Brenda Barnini.

“Mario Tuti è stato il fondatore del Fronte Nazionale Rivoluzionario: un'organizzazione armata di matrice neofascista ispirata ai Fasci d'Azione Rivoluzionaria e agli ideali della Repubblica Sociale Italiana. Blocco Studentesco è un'associazione italiana d'ispirazione neofascista (nata dall’esperienza di Casa Pound) operante all'interno di scuole superiori e università”.

“La presenza di un detenuto, seppur in regime di semilibertà ma che ha ucciso in nome dell’ideologia fascista, in un raduno giovanile di estrema destra è francamente inammissibile. E’ necessario che venga rispettata la Costituzione e va assolutamente impedito che assassini senza scrupoli possano propagandare gli ideali fascisti nei confronti delle giovani generazioni”: conclude Luca Sani.

Dello stesso tenore la interrogazione al Senato di Dario Parrini, lo stesso testo è stato usato dai deputati Lotti e Fiano alla Camera.
"Mario Tuti, oggi in regime di semilibertà e fondatore nei primi anni Settanta dell'organizzazione neofascista Fronte Nazionale Rivoluzionario - spiegano i parlamentari nelle interrogazioni - è stato uno degli esponenti di maggior rilievo dell'eversione nera nel nostro Paese, riportando tra l'altro condanne definitive a due ergastoli per tre omicidi compiuti il 24 gennaio 1975 a Empoli, città in cui questa ferita è ancora aperta, e svariate altre condanne. E' doveroso fare piena chiarezza su natura, modalità e finalità dei 'campi estivi', iniziative di propaganda e di indottrinamento di valori incompatibili con i principi di democrazia, libertà e antifascismo della Costituzione. Per questo chiediamo ai ministri quali iniziative intendano adottare riguardo all'organizzazione di campi nazionali da parte di un'organizzazione giovanile di estrema destra di stampo apertamente neofascista con la partecipazione di un ex terrorista neofascista che, pur trovandosi adesso in regime di semilibertà è stato condannato a più ergastoli per fatti di sangue commessi negli anni Settanta e Ottanta".

Inoltre Parrini ha sottolineato: “I fatti evidenziati, come immediatamente ha fatto rilevare la sindaca di Empoli Brenda Barnini, hanno generato una reazione di sconcerto, di sdegno e di profonda inquietudine nella comunità di Empoli, una città nella quale il duplice omicidio compiuto da Mario Tuti nel 1975 rappresenta una ferita non rimarginabile e non dimenticabile, nonché una città così saldamente e storicamente legata ai valori democratici e antifascisti da essere stata insignita, proprio per il grande contributo offerto alla lotta antifascista, della Medaglia d'Oro al merito civile, e tradizionalmente riconosciuta dagli storici della materia quale "capitale morale dell'antifascismo toscano".



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