Il nuovo contratto provinciale per i lavoratori agricoli pistoiesi guarda al futuro. E’ stato sottoscritto l’accordo tra associazioni datoriali e sindacati. “Un contratto che porta il giusto riconoscimento ai lavoratori dipendenti dell’agricoltura pistoiese –spiegano Cia, Coldiretti e Confagricoltura-, con importanti innovazioni che abbracciamo gli ambiti assistenziali e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Di rilievo anche l’affinamento delle regole sugli appalti per evitare situazioni di lavoro poco trasparenti”. Un contratto che aiuterà le imprese ad affrontare le sfide che il futuro post pandemico presenterà.
“L’accordo interessa gli elementi che aumenteranno la competitività del settore primario pistoiese. A cominciare dal florovivaismo, che assorbe il maggior numero di lavoratori dipendenti, –spiegano le associazioni delle aziende agricole- chiamato alla sfida del mantenimento e sviluppo dei primati produttivi, quantitativi e qualitativi, del polo pistoiese, che ha saputo cogliere le opportunità portate dalla necessità e dal desiderio di ‘green’, che i cambiamenti climatici rendono urgenti”.
“Il lavoro dipendente –spiegano Cia, Coldiretti e Confagricoltura- con 2300 addetti, rappresenta una quota importante della forza lavoro nella nostra agricoltura, la cui quota maggioritaria degli addetti è rappresentata da imprenditori agricoli professionali, coltivatori diretti e coadiuvanti familiari”.
LE NOVITA’. A decorrere dal 1° luglio 2021, il nuovo contratto prevede l’aumento retributivo per i dipendenti dell’1,7%, ma grazie ad una modifica regolamentare concordata con i sindacati, l’aumento del costo del lavoro è per le aziende dell’1,4%.
Dal primo gennaio 2022, sarà operativo il FIMI, Fondo Indennizzi Malattie ed Infortuni e per il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tale fondo permetterà tra l’altro di dare agli operai agricoli, forestali privati, florovivaisti assenti per infortunio o malattie il 100% della retribuzione. Il FIMI integrerà, infatti, il trattamento previsto da Inps e Inail.
Le risorse contenute nel FIMI permetteranno inoltre di mettere in pratica azioni per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il nuovo contratto prevede, inoltre, l’affinamento delle regole sugli appalti per evitare situazioni di lavoro poco trasparenti. In particolare in caso di appalto di lavorazioni a soggetti esterni, l’azienda agricola (appaltante) verificherà il rispetto della regolarità contributiva, del trattamento contrattuale e del rispetto delle altre previsioni di legge in fatto di qualifica e formazione del lavoratori utilizzati dall’azienda appaltatrice.
Fonte: Ufficio stampa
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