Dimmi che amici hai, ti dirò chi sei. Il 2 agosto 1921, giusto cento anni fa, i melomani di tutto il mondo piansero la scomparsa di un grande, insostituibile amico.
L'amico perduto si chiamava Enrico Caruso ed era venuto a mancare nella sua Napoli, la città della Sirena Partenope, dove aveva visto la luce il 25 febbraio 1873 nel popolare quartiere di San Giovanniello agli Otto Calli. Ma ben presto si capì che si era trattato di una perdita solo momentanea. Caruso pioniere e prima star dell'industria discografica in realtà non è mai veramente morto nell'affetto e nella venerazione del pubblico di ogni latitudine. Caruso, The Great Caruso, fu e resta tuttora un personaggio unico.
Alcuni suoi colleghi e compagni di lavoro che con lui condivisero la polvere da palcoscenico ci vengono ora presentati in Caruso & Friends di Maurizio Sessa, libro edito da Florence Art Edizioni di Firenze. Una pubblicazione con un ricco corredo fotografico che si avvale di un contributo a Enrico Caruso di Andrea Bocelli e della prefazione di Gabriella Biagi Ravenni, presidente del Centro studi Giacomo Puccini di Lucca.
Enrico Caruso uno e trino. Come a dire, storia-mito-leggenda per dirla con Gianandrea Gavazzeni.
Il Re dei Tenori continua a essere un guerriero del palcoscenico che non conosce riposo.
Come ogni divo che si rispetti, anzi da primo e insuperato Divo affermatosi a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, ancor prima dunque della nascita dello star system cinematografico, Caruso fu contornato da una folta schiera di conoscenti e amici. Amici veri, presunti, falsi. Era il prezzo che doveva pagare alla dea della celebrità, alla Gloria. Una schiera di amici che lo accompagnarono dai primi anonimi esordi fino all'approdo alla Mecca dell'Opera Lirica internazionale, al Metropolitan Opera House di New York.
Il volume gode inoltre del patrocinio morale del Comitato Nazionale per il Centenario Carusiano, costituito con apposito decreto dal Ministero della Cultura, presieduto da Franco Iacono e con Enrico Caruso, omonimo discendente del Re dei Tenori, quale presidente onorario.
Fonte: Ufficio Stampa
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