Autorità regionale per la partecipazione: risorse per i giovani colpiti dalla pandemia

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale (foto gonews.it)

L’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione ha deciso di stanziare risorse per sostenere i giovani della Toscana che hanno tra i 16 e i 29 anni. I finanziamenti hanno l’obiettivo di coinvolgere una delle categorie più segnate dagli effetti della pandemia.

Le domande preliminari, redatte sulla base di uno schema predefinito e disponibile sul sito web del Consiglio regionale alla pagina dedicata all’APP, andranno presentate entro il 30 settembre del 2021.

“Sui giovani e sulla loro capacità di leggere e interpretare la società abbiamo investito molto e continueremo a farlo, perché vuol dire investire sul futuro della Toscana. Sin dall’inizio del mio mandato come presidente dell’Assemblea legislativa ho voluto attivare strumenti e risorse per le nuove generazioni pensando anche alla loro formazione politico-amministrativa” dichiara Antonio Mazzeo citando la scuola intitolata ad Alessia Ballini o il bando sull’evoluzione del regionalismo.

“Il sostegno a processi di attivazione civica delle nuove generazioni - aggiunge Mazzeo - rientra a pieno titolo in quella idea di Consiglio regionale aperto ai bisogni e alle esigenze di cittadine e cittadini, ma anche attento all’evoluzione sociale in atto. I nostri giovani hanno bisogno, oggi più che mai, di certezze e stimoli per alimentare sogni e aspirazioni. La pandemia gli ha sottratto molto e dobbiamo, per quanto possibile, aiutarli a recuperare gli spazi di socialità perduti. Dare loro le chiavi per acquisire competenze di cittadinanza attiva quindi è un altro bel segnale della Toscana che riparte”.

Una scelta condivisa dall’assessore alle Infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo: “Ogni strumento di partecipazione che punti al coinvolgimento dei giovani è da apprezzare e sostenere”.

“L’iniziativa dell’Autorità regionale - conclude - se da un lato servirà ad attivare confronto e collaborazione dall’altro arricchisce l’offerta della Toscana a misura delle nuove generazioni, particolarmente colpite dall’emergenza sanitaria e per le quali sostegno ed attenzione non devono mancare”.

Bianca Maria Giocoli, Antonio Olmi e Andrea Zanetti, componenti dell’Autorità regionale, spiegano il senso dell’iniziativa: “Questa è una sperimentazione, rivolta anche a ipotesi di modifica della Legge 46 del 2013. Viene previsto di fatto un bando tematico, perché pensiamo che i processi partecipativi debbano essere sempre di più collegati allo sviluppo delle politiche pubbliche, in questo caso delle politiche regionali. Finanziare progetti che prevedono la coprogettazione dei giovani è uno dei temi politici che insieme alla Giunta e al presidente Mazzeo abbiamo individuato e su cui sperimentiamo una nuova modalità di finanziamento”.

I progetti che verranno finanziati dovranno avere come temi la sostenibilità ambientale; i servizi collaborativi, come la creazione e lo sviluppo di cooperative di comunità per la rigenerazione dei borghi; la creatività urbana; le attività di supporto inter-generazionale tra giovani e adulti per la lotta al ‘digital divide’; il benessere di comunità e il benessere scolastico, come il miglioramento della partecipazione.

Progetti che dovranno avere almeno due dei seguenti elementi: la co-progettazione delle attività con i destinatari, la gestione diretta di spazi e servizi da parte dei destinatari, l’acquisizione di competenze attraverso modelli di apprendimento dal basso orientati alla peer education, l’acquisizione di competenze di cittadinanza attiva orientate alla mobilitazione e attivazione delle proprie comunità di riferimento.

L’Autorità, sulla base delle domande preliminari presentate e delle attività istruttorie attivate deciderà, entro trenta giorni dalla data di scadenza dei termini, sull’ammissibilità delle suddette domande preliminari, fornendo indicazioni e orientamenti ai soggetti proponenti ai fini di una migliore ed adeguata definizione del progetto stesso.

I soggetti proponenti ricevuta comunicazione dell’avvenuta ammissibilità del progetto, presenteranno, entro trenta giorni, una domanda definitiva contenente la progettazione analitica del processo partecipativo. L’Autorità provvede all'ammissione dei progetti partecipativi con atto motivato entro trenta giorni dalla presentazione della domanda definitiva.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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