La sfida per ripensare e programmare il futuro del nostro paese passa prima di tutto dalle città; e la pandemia ci ha insegnato che le città devono cambiare, diventare più sostenibili e a misura di cittadino. In questo contesto, la filosofia della “Città dei 15 minuti” può e deve essere uno strumento importante, con l’obiettivo di trovare tutto ciò di cui si ha bisogno entro un quarto d’ora da casa, per mantenere la dimensione di vicinato, permettere a tutti di raggiungere i servizi velocemente e per risparmiare in termini di tempo, inquinamento e risorse. Un nuovo modo di intendere i nostri centri urbani che si sta affermando in tutto il mondo, da Parigi a Melbourne, da Genova a Copenhagen; e che in Toscana può trovare una dimensione ideale.
Di questo si è parlato stamani dall’Impact Hub di via Panciatichi a Firenze, nel webmeeting organizzato da Anci Toscana a Firenze con Matteo Biffoni, presidente Anci Toscana e sindaco di Prato, il professor Ezio Manzini del Politecnico di Milano e autore del recente libro “Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti”, Nicola Benini sindaco di Bucine, Alessia Bettini vicepresidente Anci Toscana e vicesindaca di Firenze, Silvia Viviani urbanista e assessora di Livorno, Francesca Lucherini assessora all’Urbanistica di Arezzo, Simone Gheri direttore Anci Toscana, con le conclusioni di Antonio Decaro presidente nazionale di ANCI e sindaco di Bari.
“Durante la pandemia, la nostra preoccupazione è stata quella di non perdere il presidio sociale nelle nostre città - ha detto Matteo Biffoni - ed oggi va recuperata una nuova dimensione, urbanistica e nell’offerta dei servizi. Questo in particolare per le città medio grandi, dove o si provano a perseguire nuovi percorsi, o si rischia di andare in tilt, di non farcela. In questa transizione, che potremo attuare grazie alle risorse del Pnrr, occorre un'assunzione di responsabilità collettiva, che recuperi la qualità della vita per i cittadini anche attraverso i servizi di prossimità. Avere tutto vicino a dove si vive va esattamente in questa direzione. Abbiamo davanti una grande occasione, ma dobbiamo fare presto”.
Da parte sua, il presidente Decaro ha sottolineato il ruolo delle amministrazioni nell’azione sussidiaria nei confronti dei cittadini e nel rendere autonomi i singoli quartieri. “I Comuni - ha detto - rappresentano l'investitore più importante del nostro Paese e devono essere centrali per la gestione del Pnrr, nella la transizione digitale e nella transizione ecologica. Ma per questo è assolutamente indispensabile la semplificazione, altrimenti non ne usciamo. Dobbiamo tornare in una situazione migliore di quella che abbiamo lasciato prima della pandemia. Ma abbiamo bisogno degli strumenti per farlo”.
Fonte: Anci Toscana
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