Educazione alla fisica, progetto tra Pisa e Helsinki

Il progetto “QuTE4E” (Quantum Technologies Education for Everyone), coordinato dalla professoressa Marilù Chiofalo dell’Università di Pisa e da Zeki Seskir di Quantum World, è stato selezionato come esperienza pilota nei settori della promozione e dell’educazione dalla Quantum Technologies Education Initiative (QTEdu), che ha l'obiettivo di tracciare una roadmap per l'educazione alle tecnologie quantistiche da consegnare alla Commissione Europea come buona pratica per le  future azioni dedicate a questo importante obiettivo nell’ambito del programma Horizon 2021-2027, azioni nelle quali la Commissione ha annunciato di voler investire.

Generato nell’ambito della collaborazione tra la professoressa Chiofalo, che è anche direttrice di QPlayLearn-sezione Discover, la professoressa Sabrina Maniscalco (Università di Helsinki e responsabile scientifica di QPlayLearn) e la dottoressa Caterina Foti (Università di Aalto e direttrice di QPlayLearn), QuTE4E è centrato sul valore di educare al pensiero scientifico e alfabetizzare alla fisica quantistica cittadine e cittadini di ogni età, background culturale e grado di istruzione. “La fisica quantistica offre una straordinaria opportunità educativa - osserva Marilù Chiofalo - perché attiva immaginazione e creatività in un modo totalmente diverso di pensare, dove diventa possibile ciò che nella nostra esperienza quotidiana è percepito come impossibile”. “Attraverso un lavoro di ricerca didattica - afferma Caterina Foti - QuTE4E produrrà strumenti e risorse per narrare il dizionario delle idee essenziali della fisica quantistica e loro applicazioni, basate su linguaggi differenti, dalla matematica ai videogiochi alle animazioni". L’idea è che curiosità e coinvolgimento siano chiavi di ingresso per qualunque percorso educativo di successo, a chiunque questo destinato, che siano studenti e docenti di ogni grado scolastico e universitario, esperte/i di divulgazione scientifica, personale di aziende dedicate alle tecnologie quantistiche, responsabili di decisioni politiche. QuTE4E produrrà sinergie tra le piattaforme europee già esistenti per la divulgazione della fisica quantistica, strumenti per misurare la qualità dei percorsi, realizzerà attività di divulgazione congiunte e accessibili da qualunque Paese europeo.

Secondo il giudizio della QTEdu, “il progetto pilota è eccellente, ambizioso e strutturato, con un elenco ben pianificato di azioni sinergiche. Più della metà dei partner è coinvolta anche in altri consorzi pilota, il che facilita le comunicazioni con altri progetti".

Il progetto QuTE4E, di cui l’8 luglio si è svolto il kickoff meeting, durerà circa un anno e mezzo. È stato selezionato con il fine di assistere l'European Quantum Flagship nella creazione dell'ecosistema di apprendimento necessario nell’era della cosiddetta seconda rivoluzione quantistica: “le tecnologie quantistiche stanno invadendo il mercato e rivoluzioneranno le nostre vite - ricorda Sabrina Maniscalco - ed è importante che i loro principi di funzionamento siano comprensibili o almeno accessibili a tutte e tutti, creando consapevolezza e atteggiamenti positivi, che facilitino l'emergere di una forza lavoro pronta per questo ambito".

L'intero processo partecipativo - parte del progetto europeo QTEdu-Coordination and support action for Quantum Technology Education - è stato molto pubblicizzato e di notevoli dimensioni, con l'adesione di più di cento ricercatrici e ricercatori di università e aziende del settore in Europa (e qualcuno/a anche negli Stati Uniti), impegnate/i a vario titolo nell'educazione alla fisica e alle tecnologie quantistiche. Trenta di questi contribuiscono a QuTE4E.

“L'Università di Pisa - commenta il prorettore per l'Informatica, Paolo Ferragina - è ampiamente coinvolta sui temi e sulle applicazioni della fisica quantistica, non soltanto nel settore della fisica appunto, ma in diversi altri grazie anche alla rivoluzione del Quantum Computing che ci vede impegnati in progetti internazionali prestigiosi. Ricordo anche l’evento che ha visto coinvolta la professoressa Anna Grassellino per l’inaugurazione della didattica del secondo semestre di questo anno accademico, nel quale è stata descritta la roadmap che porterà alla costruzione nei prossimi anni di un potente calcolatore quantistico al Fermi National Accelerator Laboratory (USA) e che, auspicabilmente, vedrà coinvolti nostri docenti e giovani ricercatori. E come ogni rivoluzione scientifica e tecnologica, anche quella del Quantum Computing richiede un'azione 'culturale' parallela e sinergica a tutti i livelli della formazione, che è l'obiettivo ambizioso e di respiro internazionale perseguito dal progetto della professoressa Chiofalo".

Fonte: Università di Pisa - ufficio stampa

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