Rischia di chiudere l’asilo nido del Palazzo di Giustizia di Firenze, dopo nove anni. La Corte di Appello di Firenze ha dichiarato che, senza l’intervento del Ministero della Giustizia, non potrà procedere al rinnovo della concessione di servizi per l’infanzia (attualmente in appalto a una cooperativa sociale) che scadrà il 31 luglio.
Si tratta di un asilo non solo per i figli dei dipendenti ma anche aperto alla città (degli oltre trenta bambini ospitati, la maggior parte sono del quartiere), e negli anni non solo è risultato utile alle famiglie che ne hanno usufruito e al personale che hanno lavorato al suo interno e che adesso rischia il posto di lavoro, ma ha rappresentato un segnale di attenzione verso i bisogni della società.
Il timore è che gli spazi ora usati dall’asilo possano essere adibiti ad altre funzioni.
La Fp Cgil di Firenze intende richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni affinché “l’esperienza sociale in essere da oramai nove anni, tra le pochissime in Italia per le Pubbliche Amministrazioni e unica per il Ministero della Giustizia, non abbia un termine così repentino”. Continua il sindacato: “Preme sottolineare che, nel contesto storico che stiamo attraversando e all’alba dei primi segnali di ripresa effettiva dal processo pandemico, la chiusura del servizio all’infanzia rappresenterebbe un segnale oltremodo negativo rispetto al recupero della normalità che tutti auspichiamo, comportando una riduzione di posti nido per la città di Firenze. Infine non possiamo dimenticare il contesto di sicurezza e attenzione di cui tutti i bambini possono usufruire per l’intera durata di permanenza all’interno della struttura”.
Quindi la Fp Cgil chiede “che venga presa in considerazione la proroga della concessione per garantire la continuità educativa di questo servizio per la prima infanzia, visto e considerato che la revoca della concessione comunicata all’ultimo momento mette in difficoltà le famiglie nel trovare una soluzione alternativa. Ci attiveremo in tutte le sedi possibili affinché un servizio fondamentale per la cittadinanza non venga meno ed anzi sia nel futuro ancora più strutturato all’interno dei servizi comunali”.
La richiesta è contenuta in una lettera che la Fp Cgil ha spedito all’amministrazione del Comune di Firenze, al Governo, al Presidente della Corte di Appello di Firenze, al Garante dei Diritti dell’Infanzia della Toscana, al Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello, al Presidente del Tribunale, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale, al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio stampa
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