Dopo 28 anni a Prato le suore della Sacra Famiglia tornano a Cagliari

La casa di riposo Santa Maria della Pietà saluta le sue suore. Dopo ventotto anni di presenza le Ancelle della Sacra Famiglia chiudono la comunità e tornano a Cagliari, sede della Congregazione. Le religiose arrivarono a Prato chiamate dalla parrocchia, allora guidata da don Nedo Mannucci, proprio per l’apertura della casa di riposo e qui vi sono state impegnate in modo pieno e appassionato fino a oggi. I motivi della scelta che hanno portato al ritorno delle suore in Sardegna sono quelli noti e purtroppo comuni a molti istituti religiosi: anzianità e calo delle vocazioni.

Attualmente la comunità della Pietà è composta da suor Pasqua Marroso, 89 anni, e suor Isa Rubiu, 58 anni. Con loro, fino al 7 febbraio scorso, c’era suor Rosanna Bachis, scomparsa a 82 anni per aver contratto il Covid. Le tre sorelle sono state insieme per venti anni, tutte e tre impiegate come infermiere e dedicate a tempo pieno agli ospiti della casa. «Per noi non c’erano feste, eravamo sempre con i nostri anziani, facevamo Natale e Pasqua sempre con loro in un clima di famiglia», racconta suor Pasqua, andata in pensione da alcuni anni, ma sempre presente all’interno della struttura per recitare il rosario insieme agli ospiti. Suor Isa invece lavora ancora e terminerà l’incarico il prossimo 30 giugno. La comunità parrocchiale della Pietà saluterà le due suore e le ringrazierà per quanto hanno fatto in tutti questi anni con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini sabato 26 giugno alle ore 18. Sarà presente la Madre generale.

«Non nascondo il nostro rammarico per questa partenza – dice il parroco don Carlo Geraci – la vita religiosa è importante perché testimonia la disponibilità data a Dio e ai fratelli. Siamo però consapevoli della difficile situazione che stanno vivendo ormai da anni quasi tutte le congregazioni religiose».

Le Ancelle della Sacra Famiglia, istituto religioso fondato a Cagliari nel 1933, hanno chiuso tutte le comunità fuori dalla Sardegna ad eccezione di quella a Roma. E dunque la decisione di lasciare Prato rientra in una riorganizzazione complessiva di una realtà che ha l’età media sopra i 70 anni.

Fonte: Diocesi di Prato

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