“Abbiamo imparato a leggere le espressioni dei nostri ragazzi anche dietro una mascherina” perché “i giovani sono il presente e le loro idee contano qui ed ora”. Proprio per questo “durante la pandemia la cosa più difficile è stato comunicare ai nostri ragazzi: c’è sempre una via d’uscita”.
Parte da qui “Parole semplici in tempi difficili” seguito dall'hashtag #lacooperazionesocialenonsiferma, la campagna di comunicazione social di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana pensata per restituire il senso dell’impegno quotidiano di migliaia di soci lavoratori e dipendenti della cooperazione sociale della regione accanto, tutti i giorni, ai soggetti più fragili delle nostre comunità, anche al tempo del ‘distanziamento sociale’. Dalla voce di chi è stato accanto ai più anziani e vulnerabili nelle RSA e nelle strutture socio-sanitarie, la cui quotidianità è stata rivoluzionata dal virus. A loro è dedicato il primo dei dieci mini-documentari realizzati e che da domani saranno pubblicati, con cadenza bisettimanale, sulla nuova pagina facebook della Federazione Toscana che andrà on line proprio in occasione del lancio della campagna.Un incrocio di sguardi e un collage di punti di vista, raccolti dalla viva voce di chi, nel mondo della cooperazione sociale, in questi mesi, è stato accanto a chi fa più fatica e vuole continuare ad esserci.
La campagna “Parole semplici in tempi difficili” continuerà con focus sui servizi di assistenza domiciliare, centri diurni per anziani e disabili, salute mentale, dipendenze, percorsi d’inserimento lavorativo per i soggetti più fragili, servizi per la marginalità, servizi socio-educativi in età pre-scolastica e accoglienza dei migranti.
L’obiettivo? “Vogliamo dare voce alle nostre realtà che costituiscono certamente anche un importante segmento dell’economia regionale visto che stiamo parlando di un fatturato aggregato di 6,71 miliardi di euro e di 14mila dipendenti, solo con riferimento alle realtà aderenti alla nostra centrale cooperativa - spiega il presidente regionale di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana Alberto Grilli -, ma, soprattutto, di una componente fondamentale del welfare regionale, senza la quale saremmo tutti più poveri in termini di risorse e competenze per stare accanto ai più colpiti dalla crisi economica e sociale collegata alla pandemia. Ecco perché, oggi più di ieri, c’è bisogno del contributo della cooperazione sociale: senza, infatti, rischieremmo seriamente di lasciare indietro proprio i più fragili. Proveremo a dirlo e raccontarlo dando voce e volto alla semplicità di chi, di quella scelta, ha fatto una professione ma anche una missione”.
Fonte: Ufficio Stampa
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