'La Torre e il Demone', presentazione al Centro*Coop

La Sezione Soci Coop di Empoli presenterà giovedì 24 giugno, alle ore 17,30 presso il Loggiato esterno del Centro Commerciale Coop di via Raffaello Sanzio, il nuovo romanzo giallo di Leonardo Giovanni Terreni, “La Torre e il Demone”, edito in self-publishing. La presentazione sarà a cura del giornalista Alessandro Lippi.

Evento libero per tutti, ma è gradita la prenotazione per le regole anti covid al n. 3288458237. L’iniziativa sarà la prima di una serie legata alla presentazione di opere letterarie, con lo scopo di offrire alla cittadinanza sempre più occasioni di lettura.

Il romanzo giallo “La Torre e il Demone”, vede il debutto dell’autore nella narrativa. L’archeologo Leandro Tertulliani è il personaggio guida di questa storia, a tratti autobiografica, ma non ne è il protagonista assoluto ed è affiancato da molte altre figure che hanno ruoli di primo piano e specifici profili psicologici. Infatti il motto dell’autore è “Nella vita non c’è mai un solo attore...siamo tutti protagonisti”. Il demone può essere ognuno di noi. Questo romanzo rappresenta il punto di partenza per una serie di racconti, già in preparazione, come la trilogia sull’Isola d’Elba. La storia di Leandro Tertulliani è la storia di un personaggio particolare, spinto da molteplici interessi,

che vive per l’arte e per la tutela del nostro patrimonio culturale, attento osservatore della natura che lo circonda, quasi un antieroe, che si ritrova per caso in situazioni difficili, spesso rischiando la vita. Pur critico verso l’attuale società, cerca di coglierne sempre gli aspetti positivi. Molto sensibile al fascino femminile ha però in sua moglie Isabella il punto di riferimento fondamentale. “La Torre e il Demone” è ambientata in una parte della meravigliosa campagna intorno alla città di Empoli, pur con molti nomi volutamente cambiati. Lo scopo dell’autore è, come si vedrà anche nei romanzi successivi, trasportare il lettore in alcuni dei luoghi più nascosti e allo stesso tempo più suggestivi della sua Toscana. Le due opere d’arte descritte nel testo esistono realmente e sono realizzate dal maestro espressionista Gino Terreni (1925 - 2015), padre dell’autore.

Fonte: Ufficio Stampa



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