Il premio l’Oreal-Unesco "Per le Donne e la Scienza" 2021 a sei giovani scienziate, tra le quali Ornella Juliana Piccinni
Annunciati oggi, 17 giugno, nel corso di un evento online, i nomi delle vincitrici dell’edizione italiana del premio L’Oréal-Unesco “Per le Donne e la Scienza” 2021, appuntamento annuale di riferimento nell’ambito delle iniziative volte a promuovere l’essenziale ruolo svolto dalle donne all’interno dell’impresa scientifica. Tra le sei giovani scienziate premiate, anche Ornella Juliana Piccinni, ricercatrice della sezione di Roma 1 dell’INFN presso l’Amaldi Research Center della Sapienza Università di Roma e membro della collaborazione Virgo, che si è aggiudicata una borsa di studio del valore di 20.000 euro grazie a un progetto dedicato alla modellizzazione e all’individuazione dei segnali gravitazionali prodotti dalle magnetar, stelle di neutroni con un campo magnetico estremamente intenso.
Istituito nel 2002 dall’azienda francese di cosmesi L’Oréal, in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, il premio “Per le Donne e la Scienza” prevede l’assegnazione di finanziamenti economici di pari importo a 6 scienziate under 35 attive nei campi delle Scienze della Vita e della Materia, al fine di favorire e supportare il loro lavoro di ricerca e la loro crescita professionale in università o centri di ricerca italiani. La giuria responsabile della selezione dei progetti sottoposti dalle candidate è presieduta dal 2017 da Lucia Votano, dirigente di ricerca dell’INFN.
“L’idea alla base del mio progetto, su cui grazie alla borsa vinta oggi si concentrerà la mia attività di ricerca per i prossimi dieci mesi”, spiega Ornella Juliana Piccinni, “è quella di sviluppare una linea specifica di analisi per lo studio di segnali gravitazionali emessi da magnetar, stelle di neutroni giovani prodotte a seguito, per esempio, della fusione di sistemi binari composti da almeno una stella di neutroni progenitrice e contraddistinte da una elevata rotazione e da un campo magnetico estremo. Le onde gravitazionali generate da questi oggetti estremi dovrebbero infatti essere caratterizzate da una persistenza maggiore rispetto a quelle oggi rivelate con gli interferometri LIGO e Virgo. La rivelazione di segnali con queste caratteristiche potrebbe perciò confermare ulteriormente l’esistenza delle magnetar, ancora oggi oggetto di discussione nella comunità scientifica. In aggiunta, l’identificazione della controparte elettromagnetica di queste onde gravitazionali ci fornirebbe ulteriori dettagli sulla loro sorgente e rappresenterebbe un’ulteriore successo della cosiddetta astronomia multimessaggera.”
Advanced Virgo, insieme ai due rivelatori statunitensi Advanced LIGO e a quello giapponese KAGRA, è uno dei quattro interferometri laser che compongono la rete internazionale di osservatori dedicati alla rivelazione delle onde gravitazionali. Situato a Cascina, in provincia di Pisa, è ospitato presso l'Osservatorio Gravitazionale Europeo EGO, finanziato dal francese Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), dall’italiano Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dall'Istituto per la Fisica Subatomica dei Paesi Bassi Nikhef. La Collaborazione scientifica Virgo è attualmente composta di circa 690 membri di 126 istituti in 15 diversi paesi.
Fonte: Ufficio stampa
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