Sono terminati i lavori per i 72 alloggi dell'intervento di social housing in via di Gello, a Prato, da destinare all’affitto a canone calmierato.
Il comparto edificatorio Lotti YYKK del Piano di lottizzazione Gello, che sorge su un terreno di ex proprietà del Comune di Prato, è stato realizzato dal Fondo Housing Toscano gestito da InvestiRE SGR (Gruppo Banca Finnat) e partecipato dal Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da CDP Immobiliare SGR (Gruppo Cassa depositi e prestiti) con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, per un investimento complessivo di 10 milioni di euro.
Dopo due anni di lavori, compresa la difficile parentesi del lockdown per il Covid -19. le opere di costruzione sono finite e gli appartamenti sono pronti per essere locati a partire dal mese di settembre prossimo ai futuri abitanti: a presentare l'ultimazione dei lavori stamani sono il sindaco Matteo Biffoni, gli assessori del Comune di Prato all’Urbanistica Valerio Barberis e al Sociale Luigi Biancalani, gli assessori della Regione Toscana alle Politiche Sociali Serena Spinelli e alle Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio Stefano Baccelli, il presidente ed il consigliere vicario per la Fondazione CariPrato Franco Bini e Alessio Pieraccini, i rappresentanti di CDPI SGR e di InvestiRE SGR, gestore del Fondo Housing Toscano, insieme al gestore sociale Abitare Toscana e all’impresa appaltatrice EdilFrair che ha impiegato maestranze pratesi.
“L'intervento colma una lacuna importante e dà finalmente una risposta alla cosiddetta “fascia grigia” – afferma il sindaco Biffoni - formata da persone con un reddito non così basso da ottenere l’assegnazione di un alloggio popolare, ma neanche così alto da consentire l’accesso al libero mercato. In questo periodo è ancora più importante”.
“Si parla di quasi 100 alloggi di alta qualità abitativa, anche dal punto di vista della classe energetica di consumi, degli standard costruttivi e dei grandi terrazzi per poter ad esempio mangiare all'esterno, un valore aggiunto che soprattutto nell'ultimo periodo è diventato fondamentale nelle abitazioni – aggiungono gli assessori Barberis e Biancalani - I canoni sono accessibili ad un’ampia fetta di popolazione”.
I prezzi si aggirano infatti sui 300 euro per gli appartamenti più piccoli e circa 600 per quelli di metratura più grande. A marzo 2021 il gestore sociale Abitare Toscana ha pubblicato un avviso per la selezione delle candidature per l’assegnazione in locazione: tra i requisiti per poter presentare domanda vi erano un Isee inferiore a 39 mila euro e la residenza a Prato. Sono pervenute oltre 260 domande in fase di istruttoria e nelle prossime settimane inizieranno le scelte degli alloggi.
“Il social housing è una delle risposte sulle quali vogliamo poter contare nel quadro delle politiche per il diritto alla casa e la qualità dell'abitare, con interventi innovativi e sostenibili, afferma l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Serena Spinelli. L’inaugurazione di oggi conferma che questo tipo di esperienze, laddove possibile, vanno promosse e incentivate per il grande potenziale di ricaduta positiva sul territorio. Grazie a realizzazioni di questo tipo, infatti, non solo vengono garantiti alloggi di qualità, a canone calmierato, a nuclei che hanno difficoltà nel trovare un’abitazione alle condizioni di mercato, ma si riesce a incidere anche sulla qualità della vita delle famiglie che vi abiteranno. In case e spazi di elevato standard urbanistico, ambientale, energetico, come queste, si vive meglio e si creano i presupposti per migliori relazioni sociali e per la costruzione di comunità più coese”.
“Si tratta di un intervento molto significativo - sottolinea l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio - in coerenza con le politiche di rigenerazione urbana sulle quali come Regione stiamo puntando molto. L’alta qualità di questi alloggi sia dal punto di vista della classe energetica di consumo che degli standard costruttivi sono poi perfettamente in linea con il nuovo contesto emerso dalla pandemia che ci chiama tutti a un ripensamento delle politiche dell’abitare. Una delle mission del PNRR è proprio questo, così come il programma di Governo della nostra Regione che ha definito prioritarie le politiche finalizzate alla rigenerazione urbana e al contrasto del disagio abitativo”.
“Siamo soddisfatti perché con questo progetto, realizzato nei tempi previsti, riusciamo a dare una risposta efficace a quella che per tante famiglie è una necessità e un’urgenza, specialmente nella difficile fase del dopo pandemia - sottolinea il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Franco Bini, con il consigliere delegato Alessandro Pieraccini – La Fondazione Cassa di Risparmio è fiera di avere avuto, attraverso un investimento di garanzia di circa 2 milioni di euro, il ruolo fondamentale di attivatore delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto. Si tratta di una modalità di azione strategica della Fondazione per moltiplicare gli investimenti di carattere sociale sul territorio”.
“Il Fondo Housing Toscano - ha sottolineato Paolo Boleso, Head of Residential & Social Infrastructure di InvestiRE SGR – fa parte del più ampio piano di gestione di fondi di investimento immobiliari finalizzati alla promozione del social housing in tutta Italia in partnership con CDPI SGR e le fondazioni bancarie locali. In Toscana, entro il prossimo anno, saranno disponibili tramite il Fondo oltre 1000 appartamenti in social housing, principalmente destinati alla locazione a lungo termine a canoni calmierati. La gestione degli interventi, sia dal punto di vista immobiliare che di accompagnamento sociale, è affidata ad Abitare Toscana, con un tasso di occupancy degli alloggi che si conferma annualmente superiore al 95%, a dimostrazione che il modello di housing sociale promosso dal Fondo funziona, grazie al mix tra qualità degli alloggi ad elevata efficienza energetica e canoni di locazione accessibili”.
“Il progetto Gello Living, afferma Tancredi Attinà in rappresentanza del gestore sociale Abitare Toscana, rappresenta una sfida ed un’opportunità ambiziosa: strutturare una comunità abitativa che interagisca con il quartiere adiacente. Questo prevede il progetto sociale che il Comune ha approvato, ponendolo come elemento condizionante durante la fase di assegnazione dell’area sulla quale il social housing è stato realizzato. Spazi collaborativi privati, dunque, dove la comunità si costruirà e spazi esterni, anche ubicati su aree pubbliche per l’interazione con l’associazionismo ed in generale il vicinato. Un progetto di gestione integrata intersettoriale che vedrà presente anche il Terzo Settore”
Fonte: Comune di Prato - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Prato
<< Indietro