Questo pomeriggio è avvenuta una colluttazione di fronte alla stamperia pratese Texprint, durante un picchetto di protesta, dove sarebbero rimasti coinvolti manifestanti e dipendenti.
SiCobas: "Operai aggrediti durante picchetto"
Operai assaliti mentre facevano il picchetto di protesta di fronte alla stamperia tessile Texprint, dove ormai da circa quattro mesi operai pakistani manifestano dopo aver denunciato una situazione di sfruttamento. Il sindacato SiCobas denuncia che un gruppo di cinesi avrebbe aggredito gli operai nel pomeriggio di oggi e parla di "aggressione squadrista". Per tre operai, fanno sapere dal sindacato "è stato necessario l'intervento di ambulanze"
Gli aggressori, spiega Luca Toscano coordinatore di SiCobas, avrebbero smantellato il picchetto, malmenato tre degli operai pakistani che presidiavano la zona in quel momento. Uno di loro, sindacalista dei SiCobas, avrebbe ripreso con un telefono quello che è accaduto. Per il sindacalista sarebbe stato riconosciuto tra gli aggressori uno dei responsabili dell'azienda.
Aggressione alla Texprint, 4 feriti
Sarebbero quattro le persone rimaste ferite durante l'aggressione avvenuta nel pomeriggio di fronte alla Texprint di Prato. Tre pakistani avrebbero riportato escoriazioni mentre una persona cinese, che sarebbe stato tra gli aggressori, avrebbe riportato contusioni ad una mano.
Texprint chiede rimozione del picchetto: "Ennesimo episodio di violenza"
L'azienda Texprint chiederà un intervento immediato per rimuovere il picchetto "illecito che paralizza l'attività dell'azienda e impedisce ai 65 lavoratori della società di continuare a lavorare". Lo afferma la stamperia pratese dopo quanto successo nel pomeriggio. "Si è consumato l'ennesimo episodio di violenza da parte dei manifestanti che da sei mesi tengono in ostaggio l'azienda. Oggi - continuano - la violenza privata aggravata ormai reiterata ogni giorno è sfociata in una vera e propria aggressione". Un epilogo "di un disegno criminoso finalizzato a creare la colluttazione". Texprint ricorda inoltre che anche nelle "ultime querele depositate nei giorni scorsi la società aveva denunciato la crescente e preoccupante escalation di violenza, che aveva sempre più caratterizzato le condotte criminose dei manifestanti negli ultimi giorni", condotte che "sono ormai addirittura degenerate in atti di prevaricazione e violenza fisica".
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