Nasce l’idea di un mosaico artistico da realizzare con la partecipazione attiva dei cittadini per riqualificare un luogo caro alla comunità di Barberino Val d'Elsa. Poesia e bellezza della terrazza panoramica, che da piazza Mazzini si estende verso la vallata e si affaccia su uno dei luoghi più carismatici del territorio, permettendo di scorgere in lontananza il luogo simbolo della Valdelsa, la Cupola di Semifonte, si riscoprono e si valorizzano con la creatività della comunità. Si tratta di una proposta progettuale, elaborata da alcuni cittadini residenti nel territorio comunale, che sarà valutata dall'amministrazione comunale e successivamente realizzata con la cittadinanza. Al centro del progetto di restyling condiviso e partecipato, è lo spazio pubblico della terrazza, situata nei pressi del castello barberinese. L’iniziativa è parte di un più ampio percorso di riqualificazione che interessa il borgo.
Storia e architettura si mettono in relazione e traggono simbolicamente forza dalla memoria conservata nel luogo sottostante, l'archivio comunale, per proiettarsi all'esterno verso la campagna della Valdelsa fino a raggiungere in un'unica direttrice che poi si moltiplica tra i luoghi di ispirazione leonardesca, la Cappella di San Michele Arcangelo. "Dagli spazi dell'archivio comunale sul quale è collocata la terrazza attingeremo simbolicamente il valore della memoria collettiva, la nostra storia, le nostre origini - dichiarano i promotori del progetto - per rafforzare il dialogo con il tessuto urbano, la struttura sociale che viviamo nella quotidianità e costruire una nuova Storia che si fonde e si integra in armonia con l'ambiente esterno".
Il progetto di restyling, finanziato e sostenuto dal Comune di Barberino Tavarnelle prevede un intervento artistico con la realizzazione di un mosaico, un'opera d'arte cui potranno partecipare gli stessi cittadini mettendo ognuno il proprio tassello, a testimonianza dell'importanza di cooperare per la riqualificazione di uno spazio che stimola senso di appartenenza e responsabilità civica. “L'opera pubblica nasce da una sensibilità collettiva - commenta il sindaco David Baroncelli - in cui il gesto simbolico costituisce le fondamenta di un'azione puntale e concreta che investe sul coinvolgimento dei cittadini, autori di nuove modalità di fruizione dello spazio pubblico”. “La terrazza della quale si sta discutendo la fase progettuale - continua il sindaco - si propone di cambiare pelle trasformandosi in un'area dalla forte valenza artistico-culturale, un luogo che testimonia, rappresenta, identifica e accoglie chiunque lo visiterà”. Gli elementi centrali che caratterizzano l’intervento di restyling sono ispirati al mito di Semifonte, o summus fons, come recita la locuzione di origine latina.
"Sulla terrazza ritroveremo parti essenziali di noi e della nostra storia - spiegano Adele Giuntini, Marco Borgianni e Francesco Casella, gli ideatori che hanno proposto il progetto all'amministrazione - il corso d'acqua che si estende verso il paesaggio inteso come appendice naturalistica, tesa a cercare punti di contatto e a trovarli nella memoria storica di Semifonte, la città sommersa ma non perduta, avvolta dal mistero della leggenda e dalla speranza di essere riscoperta attraverso un progetto di indagine archeologica in corso". Altri punti cardine dell'opera sono l'installazione di uno zampillo di lettere che emergerà dal suolo, una forma artistica e narrativa che focalizza l'attenzione sul ricco patrimonio storico e documentaristico che sta alla base della conoscenza del territorio, e un'area che evoca la tradizione poetica, dedicata all'incisione su pietra di alcuni versi da realizzare con il coinvolgimento dei cittadini.
Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa
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