“Estrema, preoccupante e perdurante criticità nel personale sanitario che opera presso il Presidio Ospedaliero “Santa Maria alle Scotte” di Siena, tale da evocare un ‘cold case’ (caso freddo o irrisolto)”. Questa la denuncia che arriva dalla UilFpl Area Vasta Toscana Sud Est Siena–Arezzo–Grosseto, che aggiunge: “Lo stesso personale risulta, tra l’altro, ancora in attesa degli emolumenti relativi alle prestazioni effettuate in Area Covid provenienti dal Decreto “Calabria” (risorse disponibili finanziariamente, sembra, già da ottobre 2020). Non solo, gli operatori sanitari sono completamente ridotti all’osso, senza turn over adeguato, mentre il personale a suo tempo destinato in ‘area Covid’ è stato solo in parte sbloccato, visto che deve essere garantito il diritto alle ferie agli operatori sanitari dei reparti (altrimenti, forse, sarebbe ancora in detta area Covid)”.
La speranza, sostiene la UilFpl, è che il Concorso ESTAR per infermieri appena terminato possa in qualche colmare le lacune “delle unità lavorative occorrenti, e consequenzialmente sollievo psicofisico, dato che la comunità sanitaria è al limite del burn out, con grave pericolo in termini di rischio clinico. Auspichiamo anche che si riprenda una adeguata programmazione in termini di assunzioni, per il reperimento del personale sanitario, al fine di non incorrere in situazioni incresciose come quella attuale. Inoltre, la contrattazione di livello integrativo è ferma da tempo, cosa che aggrava una situazione già di fatto estremamente pesante ed un clima organizzativo davvero pessimo, aspetto, quest’ultimo, che porta consequenzialmente ad un peggioramento della qualità del servizio alla cittadinanza”.
“Infine, rimarchiamo la già pesantissima situazione della ritardata applicazione della graduatoria delle mobilità dell’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, il cui bando è stato deliberato nel maggio 2019 e la relativa graduatoria stilata nel giugno 2020, senza che, sino alla data odierna, sia stata possibile applicarla, visti i ritardi dell’AOUS ad accordare l’uscita del personale in graduatoria. E questo, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni - spiega la UilFpl Area Vasta Toscana Sud Est Siena–Arezzo–Grosseto - Il tardivo accordo per l’applicazione di detta graduatoria, recepito reciprocamente nei giorni scorsi, dalla Azienda Ospedaliero Universitaria Senese e dalla Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, non ha purtroppo evitato la frustrazione di aspettative professionali e familiari che non possono/non debbono essere derubricate a “tempo tecnico occorrente”, bensì, a nostro avviso, alla inadeguata capacità programmatorio/assunzionale dell’Azienda Sanitario Ospedaliero Universitaria Senese, che in momento seppur difficilissimo come quelli dell’anno COVID, non ha di fatto applicato il turn-over, al contrario di altre Aziende Sanitarie nel medesimo contesto”.
Per questo la UilFpl Toscana Sud Est monitorerà costantemente la situazione “per una solerte e rapida applicazione della graduatoria di mobilità Azienda Sanitaria Toscana Sud Est, affinché gli operatori sanitari che aspettano da mesi di essere “liberati”, e che, a nostro avviso hanno ricevuto un danno economico e professionale, possano vedere le loro aspettative e speranze, finalmente accolte”.
Le precisazioni dell'Aou Senese: "Non ci sono situazioni di gravi criticità"
In riferimento alla nota stampa inviata da Uil Toscana e pubblicata su alcuni organi di informazione dal titolo “La Uil Fpl Sud Est denuncia «Gravi criticità per gli operatori sanitari alle Scotte di Siena»”, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, professor Antonio Barretta, precisa che «non ci sono situazioni di gravi criticità all’interno dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, il turn over è sempre stato garantito, le assunzioni sono state continuative tra il 2020 e il 2021, con particolare attenzione alla gestione dell’emergenza Covid, c’è sempre stata adeguata programmazione in termini di assunzioni e un clima organizzativo positivo e sempre aperto al confronto e alla condivisione. Tutti i professionisti – prosegue Barretta – durante questo lungo e pesante anno di pandemia, hanno sempre avuto il pieno sostegno e supporto della Direzione, hanno collaborato con grande senso del dovere e spirito di squadra e si sono sempre resi disponibili a rispondere alle necessità assistenziali, garantendo un’alta qualità del servizio ai cittadini».
In particolare sono stati assunti da marzo 2020 a maggio 2021: 305 infermieri (158 sono cessati) e 183 operatori socio-sanitari (104 sono cessati). «Inoltre - aggiunge il direttore amministrativo, Maria Silvia Mancini - grazie alla nuova graduatoria per infermieri resa disponibile in questi giorni da Estar, sarà possibile accordare la mobilità a circa 80 infermieri che, sino ad ora, non potevano essere trasferiti perché non erano disponibili graduatorie da cui attingere. Per quanto riguarda gli emolumenti relativi alle attività legate all’area Covid, sono stati tutti pagati, compresi quelli dei professionisti impegnati nelle attività di vaccinazioni. Devono essere ancora pagate le indennità relative alle malattie infettive che sono oggetto di confronto sindacale. Per quanto riguarda le ferie – prosegue il direttore amministrativo Mancini –, si tratta di un diritto garantito e a nessuno è stata negata la quindicina estiva e il diritto a fruire delle ferie. Inoltre la diminuzione dei ricoveri in area Covid e la successiva riorganizzazione delle aree assistenziali, consentirà ulteriori turnazioni di personale».
«Da parte dell’Azienda – conclude il direttore generale Barretta – c’è sempre stata massima disponibilità al confronto sindacale, nelle sedi opportune, nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici e con massima attenzione al loro benessere organizzativo e lavorativo».
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