Domenica si celebra in tutta Italia la XX giornata del sollievo, istituita nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per “promuovere e testimoniare, attraverso iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale verso tutti coloro che stanno ultimando il percorso vitale”.
La Giornata del Sollievo è promossa dal Ministero della salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dalla Fondazione Gigi Ghirotti, intitolata al giornalista de "La Stampa". Ammalato di linfoma di Hodgkin, comunicò la sua esperienza di "malato tra i malati" in corrispondenze e inchieste televisive fino all'anno della sua scomparsa nel 1974.
La giornata ha un significato propositivo, a favore del “sollievo” in chi è ammalato e nelle persone care e vicine alla persona sofferente. Il sollievo è sempre possibile anche nei casi in cui il paziente resti nella condizione di malattia, attraverso l’utilizzo di terapie farmacologiche ma anche attraverso la vicinanza, l’affetto, le attenzioni ed il sostegno. Il sollievo è una esperienza che coinvolge tutte le dimensioni della persona umana: fisica, psichica, spirituale e sociale.
La legge italiana garantisce l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore ed è stata la prima in Europa a dedicare attenzione ai pazienti affetti da malattie inguaribili assicurando risposte sul territorio.
Questa giornata si propone di sensibilizzare verso una cultura del sollievo e verso tutto ciò che è possibile fare per alleviare la sofferenza ed il dolore. Un significato anche educativo che coinvolge non solo il personale sanitario che quotidianamente si prende cura di questi pazienti ma tutte le persone che attraverso un gesto amorevole, la vicinanza el’ attenzione possono alleviare la sofferenza.
“Questa Giornata, spiega la dottoressa Valeria Dubini direttore dell’area assistenza sanitaria territoriale e di continuità e responsabile del coordinamento aziendale Cure Palliative serve a ricordare l'importanza dell’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore e l'attenzione che riserva la sanità pubblica ai pazienti affetti da malattie inguaribili assicurandogli risposte sul territorio.
Nella nostra Azienda Sanitaria le Cure Palliative sono garantite da equipe territoriali composte da medici, psicologi, fisioterapisti oltre agli infermieri del territorio; negli hospice e negli ospedali da medici e infermieri specializzati che seguono i pazienti. Anche durante l’emergenza sanitaria l’assistenza a casa dei malati, negli Hospice e negli ospedali è stata sempre assicurata.”
Le iniziative
Nell’ambito del Progetto “Sviluppo e diffusione della cultura palliativa attraverso campagne informative è stato bandito un concorso a premi “Il mantello” rivolto alle quinte classi degli istituti secondari di secondo grado. Il progetto prevede incontri con le classi del quarto anno sul tema dell’inguaribilità e delle cure palliative. I ragazzi saranno invitati a produrre elaborati o materiali sugli argomenti in discussione. Il prossimo anno una giuria premierà gli elaborati migliori durante una manifestazione. Il progetto prevede in prima istanza il confronto con gli insegnanti, poi gli incontri con gli studenti.
Nella giornata del sollievo i medici palliativisti di Prato hanno dato la loro disponibilità per effettuare le vaccinazioni anti Covid negli hub Aziendali ai soggetti fragili.
Sabato 29 maggio, infine, in piazza delle Carceri a Prato ci sarà l'iniziativa “I colori della vita” organizzata da FILE, Sarà esposto un enorme mantello fatto all’uncinetto di 250 mq
“L’eccezionalità del momento di emergenza Covid , sottolinea la dottoressa Sabrina Pientini - direttore Cure Palliative ed Hospice di Pistoia e Prato - non ha consentito di celebrare questa giornata con eventi pubblici, ma proprio in considerazione del particolare momento che stiamo vivendo desideriamo ringraziare tutti coloro che, a distanza, non hanno fatto mancare il loro sostegno agli operatori che hanno continuato a lavorare mettendo la dignità della persona quale cardine delle cure.”
Nel territorio Pratese sono 150 i pazienti seguiti al proprio domicilio dai medici della struttura di Cure palliative insieme agli infermieri di famiglia. Sono seguiti anche pazienti palliativi Covid positivi. L’ hospice dispone di 10 posti letto, è effettuata anche attività di Day Hospital per le terapie di supporto, posizionamento di accessi venosi e trasfusioni. Presso la struttura di oncologia dell’ospedale Santo Stefano è attivo un ambulatorio per le cure palliative.
Sempre in ospedale un medico palliativista svolge tutti i giorni attività di consulenza e presa in carico precoce dei pazienti (Progetto File in ospedale)
Fonte: Ausl Toscana Centro - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Prato
<< Indietro