Presente e futuro dell’Abc Solettificio Manetti. Jacopo Talluri, classe 2003, già da tre anni nella rosa della prima squadra, in questa stagione è stato chiamato ad indossare le vesti di titolare. Un giovane talento che in maglia gialloblu è nato e cresciuto e che adesso sta facendosi le ossa nel mondo “dei grandi” rispondendo con determinazione e carattere ogni volta che Paolo Betti lo butta nella mischia. Un campionato difficile in cui Jacopo, più di una volta, ha dato prova di quel talento che, fin da giovanissimo, tutti gli hanno riconosciuto. Un talento grezzo che, giorno dopo giorno, si sta affinando sempre più.
“Far parte ormai da tre anni della rosa della prima squadra, ed esserne oggi fra i dodici titolari, è per me motivo di grande soddisfazione – racconta Jacopo – vista la passione che fin da piccolo mi ha accompagnato per la pallacanestro. Ci tengo quindi a ringraziare la società e lo staff per l’opportunità che mi hanno dato, con la speranza di riuscire a ripagare la loro fiducia e impegnandomi giorno dopo giorno per essere all’altezza dello loro aspettative. Sono contento – prosegue – di condividere questa esperienza con un gruppo come il nostro, giovane e unito, e vivo ogni partita con il giusto spirito di squadra. Unione e determinazione sono ormai le nostre principali caratteristiche, e ci hanno permesso di toglierci delle belle soddisfazioni sia nella prima parte di campionato sia in questa seconda fase, con la conquista dei playoff giunta a coronare un bellissimo percorso. Ma ancora la stagione non è assolutamente finita, anzi, quindi dobbiamo proseguire con lo stesso impegno e la stessa volontà messe in campo fino ad oggi. Personalmente ho imparato che occorre sempre impegnarsi al 100% delle proprie possibilità per far parte di un gruppo importante”.
Pregi e difetti dell’essere il più giovane di questa Abc Solettificio Manetti.
“Il pregio è sicuramente la possibilità di sfruttare l’esperienza dei più grandi per cogliere il meglio da ogni mio compagno e renderlo parte del mio bagaglio personale, per poter crescere sotto ogni punto di vista, non solo quello sportivo. Il difetto, d’altra parte, è dover fare un pò di gavetta come in ogni squadra che si rispetti, ma lo faccio sempre con il giusto spirito e sono felice di farlo all’interno di questo gruppo di amici”.
Fonte: Abc - Ufficio Stampa
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