Bekaert, la posizione della Toscana per il tavolo convocato al Mise

La notizia della convocazione al Mise del tavolo su Bekaert, venerdì venerdì 21 maggio alle 14.30, è arrivata in anteprima nella riunione in piazza del Duomo. Mentre Regione, sindacati metalmeccanici toscani e istituzioni locali, ribadivano la posizione unitaria e unanime sullo situazione con la multinazionale dell’acciaio, dopo il licenziamento di 113 lavoratori rimasti in forza alla Bekaert.

Spiega Valerio Fabiani, consigliere del presidente Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali: “La convocazione è arrivata secondo l’impegno assunto dalla viceministra Alessandra Todde. La reindustrializzazione del sito deve avvenire in una cornice di ricostruzione della filiera della siderurgia toscana, che leghi Piombino e Figline”.

Una posizione condivisa alla riunione di oggi che guarda anche alla ricollocazione dei lavoratori nel frattempo licenziati, su cui si è attivata l’intera comunità dei sindaci del Valdarno fiorentino, aretino e della Val di Sieve, come chiarito da Giulia Mugnai, la sindaca di Figline Incisa Valdarno. C’è la volontà di stare dentro al percorso con la Regione, ha detto Mugnai, lavorando sul possibile assorbimento dei lavoratori da altre realtà sui territori.

All’incontro hanno partecipato, oltre i rappresentanti istituzionali di Regione e Comune di Figline, Flavia Capilli (Fim Cisl), Daniele Calosi e Andrea Vignozzi (Fiom Cgil), Davide Materazzi (Uilm), Alessandro Beccastrini e Fabio Franchi (Fim Cisl). In collegamento anche le strutture tecniche della Regione, Arti e unità di crisi.

Calosi (Fiom Cgil): "Se non vi sarà reindustrializzazione, vincoliamo Bekaert alla bonifica dell'area"

A margine di un incontro sulla vertenza Bekaert - per il 21 ne è stato convocato uno al Mise - convocato oggi in Regione Toscana dal Consigliere del Presidente Valerio Fabiani, il Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze e Prato, Daniele Calosi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Se Bekaert è disposta a confermare gli incentivi per la ricollocazione dei lavoratori, le organizzazioni firmatarie dell'accordo sui licenziamenti possono procedere a modificare quanto da loro sottoscritto il 24 febbraio scorso, che ci risulta prevedere tali incentivi fino al 31 maggio. Naturalmente, non avendo firmato l'accordo originale, non possiamo essere noi a modificare i termini previsti.
Restiamo invece interessati a lavorare con le Istituzioni sia per la costituzione di un bacino per coloro a cui non è stata trovata una soluzione occupazionale stabile, sia per una soluzione che preveda la reindustrializzazione del sito valdarnese, anche all'interno del progetto industriale di Piombino. Vorremmo però conoscere le intenzioni del Ministero dello Sviluppo Economico rispetto a quel piano industriale.
Dev'essere chiaro che se non vi sarà alcuna ripartenza, a prescindere da Piombino, Bekaert deve essere vincolata alla bonifica dell'area, non è pensabile che la gestione della riqualifica dello stabilimento resti sulle spalle del territorio.”

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