Tanto tuonò che piovve. In seguito alle numerose violazioni alle normative anti-Covid e all'inosservanza dei provvedimenti di sospensione dell’attività è stato deciso - anche d’intesa con la Prefettura di Firenze - di procedere con gli atti necessari per la chiusura definitiva dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande nei confronti di Momi El Hawi, uno degli organizzatori della protesta #Ioapro1501 contro le limitazioni per contrastare i contagi da coronavirus fissate dai Dpcm.
Al proprietario del ristorante "Tito", in via Baracca, è stato oggi notificato l’avvio del procedimento da parte del Comune di Firenze, per le ripetute contravvenzioni alle disposizioni emergenziali relative al Covid-19, rilevate in più occasioni dalla Polizia Municipale e da altre Forze di Polizia.
Le violazioni contestate hanno riguardato, appunto, la reiterata inosservanza dell’obbligo di rimanere chiuso e la rimozione dei sigilli apposti al locale, chiara manifestazione del dispregio delle regole di condotta a presidio della salute e della sicurezza pubblica e dei criteri di leale concorrenza che dovrebbero orientare il comportamento non solo di chi opera in un delicato settore del commercio pubblico ma di qualunque cittadino.
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