Recuperare il Parterre di Pistoia, parte la raccolta fondi Unicoop Firenze

parterre pistoia

Prende il via il crowdfunding Parterre luogo di tutti, promosso da Unicoop Firenze e dalla sezione soci Coop di Pistoia per sostenere il recupero del Pantheon, il monumento dedicato alla memoria degli uomini illustri della città che campeggia nella centralissima piazza San Francesco, già piazza Napoleone e che necessita di un intervento di riqualificazione.

A pochi giorni dal duecentesimo anniversario della morte di Napoleone, la raccolta fondi popolare approda sul canale digitale Eppela, ma sarà accompagnata anche da diverse iniziative in presenza – ed in sicurezza – organizzate dalla sezione soci Coop. Obiettivo: far conoscere la storia del Parterre, far rivivere nei ricordi dei pistoiesi le attività che in quell'area di piazza San Francesco hanno trovato spazio nel corso dei secoli, fino agli scorsi decenni, e contribuire a finanziare il recupero della struttura, affinché il Parterre torni ad essere un “luogo di tutti”.

L'attenzione della sezione soci per il Parterre si è sviluppata diversi mesi fa, con alcune iniziative e una raccolta fondi. Oggi, con l'avvio ufficiale della campagna di crowdfunding, parte la fase centrale della mobilitazione, con il coinvolgimento di tutta la città. Si potrà contribuire anche alle casse dei Coop.Fi donando denaro o punti della carta Socio, la cooperativa raddoppierà quanto donato con questa modalità.

“La raccolta fondi Parterre Luogo di Tutti è chiara, nelle sue intenzioni, fin dal titolo. Con questa iniziativa la Cooperativa si propone di riportare un bene artistico nella disponibilità di tutti i pistoiesi, attraverso l'organizzazione di iniziative capaci di valorizzare questo spazio verde al centro della città - dichiara Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze – La nostra modalità di contribuire al restauro del Pantheon si basa ancora una volta sulla partecipazione e sulla consapevolezza che un bene comune, per essere tale, deve essere conosciuto e curato, anche con piccoli contributi, dalla comunità stessa”.

“Parterre Luogo di tutti è una raccolta fondi popolare fortemente voluta dalla sezione soci Coop di Pistoia – afferma Paola Birindelli, presidente della sezione soci Coop di Pistoia – si tratta di una iniziativa che nasce dai pistoiesi, che hanno subito dimostrato grande attenzione per questo monumento che è parte integrante della storia e dell'identità della città. Dalle visite guidate agli incontri serali, il programma degli eventi a sostegno del crowdfunding Parterre Luogo di tutti è ampio e variegato. Invitiamo i cittadini a partecipare, con la loro presenza e con un piccolo contributo, per dimostrare che davvero il Parterre è davvero di tutti. Ringraziamo i soggetti che, come la Filarmonica Borgognoni, sono nostri compagni di viaggio in questa impresa”.

“Il Parterre deve tornare ad essere un luogo di tutti: un luogo del cuore per noi pistoiesi, che siamo legati a questo spazio da tanti ricordi, e un luogo da scoprire per chi viene da fuori. E' proprio con questo obiettivo che l'Amministrazione ha dato avvio ai lavori di recupero del Pantheon, attualmente in corso. Un obiettivo e una volontà condivisa da moltissimi. La spinta per questo intervento viene, infatti, anche dai tanti cittadini e dalle associazioni del territorio. Un sentimento pienamente condiviso dalla sezione soci Coop di Pistoia, che ringrazio per questa bella iniziativa a sostegno del progetto di recupero. Il risultato, ovvero uno spazio recuperato e restituito alla città, sarà un risultato raggiunto grazie agli sforzi di tutti, di una Pistoia che si impegna per tutelare i propri luoghi del cuore” dichiara il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.

La sezione soci Coop di Pistoia per il Parterre Luogo di Tutti
La mobilitazione per il Parterre è iniziata a luglio 2018 con la costituzione del Comitato Parterre luogo di tutti, a cui partecipano, oltre alla sezione soci Coop di Pistoia, gli Amici del Parterre e la Filarmonica Borgognoni, che cura già la pulizia esterna dell’area. Il comitato ha da subito avuto anche il patrocinio del Comune di Pistoia. Le prime iniziative hanno riguardato la raccolta di firme per proporre il Parterre come Luogo del cuore del Fondo Italiano Ambiente ed ha raggiunto l’obiettivo.

Nello stesso anno, con 11.030 voti il Parterre si è classificato al 35° posto in Italia e quarto in classifica in Toscana del FAI. La raccolta firme è stata sostenuta da una mostra fotografica al Coop.Fi di viale Adua, musica al supermercato e un pomeriggio di intrattenimento in piazza San Francesco.

A fine 2019 è arrivata la notizia che Unicoop Firenze e la sezione soci Coop di Pistoia avrebbero contributo a sostenere il restauro e il recupero del Parterre attraverso una raccolta fondi popolare. Oggi, dopo i rallentamenti dovuti alla crisi sanitaria, l'avvio del crowdfunding e la presentazione delle iniziative che lo animeranno.

I crowdfunding di Unicoop Firenze: uno strumento di partecipazione
Unicoop Firenze sui diversi territori ha già portato avanti campagna di crowdfunding simili a quella che viene promossa, a partire da oggi, per il Parterre. Soci e clienti della cooperativa si sono già impegnati per il restauro del Battistero di Firenze, della Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno a Pisa, del Duomo di Volterra e della Fontana dei Leoni ad Empoli. Tutte le campagne sono state accolte con grande entusiasmo ed hanno raggiunto l'obiettivo.

Parterre Luogo di Tutti – la campagna nelle scuole
L’arte parla un linguaggio universale che non è solo nei musei, ma nel paesaggio e nelle strade. Leggere questo patrimonio dal punto di vista civico vuol dire capire le opere d’arte come beni comuni di ogni cittadino, potenziando il legame con il territorio e la comunità. Per questo fra le iniziative legate alla campagna Parterre Luogo di Tutti sul territorio sono previsti anche percorsi educativi per tutte le scuole della città.

Parterre Luogo di Tutti – il calendario delle iniziative
Fra le diverse iniziative a sostegno della campagna Parterre Luogo di tutti, rientrano gli Incontri sul Parterre, giunti alla sesta edizione, sottotitolo Musica, Teatro, Storia ed altro da maggio ad ottobre 2021. Si inizia il 22 maggio alle 18 al Parterre di piazza San Francesco con l’incontro con l’associazione Voglia di Vivere e la premiazione del concorso fotografico. Il 29 maggio sempre alle 18 previsto l’incontro con Michela Pereira e Giovanni Giambalvo sulla medicina e regole di vita di Ildegarda di Binden. Sabato 12 giugno alle 16.30 in programma la Festa della Scuola di Musica della Filarmonica, venerdì 18 alle 21 il Concerto nella Corte della Filarmonica Borgognoni. Il programma completo delle iniziative, che proseguono per tutta l’estate, è online su www.coopfirenze.it/parterreluogoditutti
Sabato 12 giugno inoltre si terrà la passeggiata A Spasso per il Villon Puccini, con partenza alle 17 dalla pineta davanti al Bar del Parco (info: 335 7051498 - 339 8771185 – sez.pistoia@socicoop.it)

Il Parterre – nota storica
È il luogo dove fu piantato l’Albero della Libertà, simbolo della Rivoluzione Francese. Parliamo del Prato del Parterre di Pistoia, che per un breve periodo, dal 1811 al 1814 assunse il nome di piazza Napoleone o Foro Bonaparte. E proprio qui fu deciso di costruire un edificio per rendere omaggio alle glorie locali: il Pantheon degli uomini illustri. Ma le sue fortune sono state alterne e la destinazione è cambiata più volte nel tempo: caffè concerto, ma anche canile, gelateria, sala da ballo, fino all’abbandono e al progressivo degrado, in parte mitigato dalla presenza della Filarmonica Borgognoni che ha sede in alcuni degli spazi interni del Pantheon e che non ha mai smesso di prendersi cura dell’area esterna. La lunga storia di questo luogo prende ora un’altra direzione, con l’operazione di recupero avviata dal Comune con l’obiettivo di mettere in sicurezza e riqualificare l’edificio monumentale e restituire alla città uno dei suoi luoghi simbolo, collocato in quella piazza San Francesco che di avvenimenti e personaggi ne ha visti passare davvero tanti.

Operazione sostenuta anche da Unicoop Firenze.

Il Pantheon si trova nel punto più alto del Parterre, una sorta di piazza rialzata di grandi dimensioni. Quello che anticamente veniva chiamato “Prato a San Francesco” e ancor prima “Prato di Piunte” (cioè di piante, per i suoi ampi spazi verdi), era luogo di incontri e passeggiate, vi si tenevano occasionalmente feste popolari e religiose e rappresentazioni teatrali; ma diventò anche accampamento militare per le truppe spagnole, svizzere, napoletane, francesi. Una piazza che per lungo tempo si è trovata sul tracciato del Palio dei Barberi (antenato dell’attuale Giostra dell’Orso), ma che ha ospitato anche commemorazioni civili - come quella in occasione della morte di Garibaldi nel 1882 - oppure iniziative di promozione economica e culturale, come l’Esposizione circondariale per l’industria, la floricoltura e l’orticoltura del 1899.

Un legame di lunga durata, dunque, quello fra il Parterre e i pistoiesi; legame che si è esteso successivamente al Pantheon: «Quando si parla di Parterre, i pistoiesi intendono tutta l’area, quindi anche il Pantheon» dice Leonardo Fabbri, giovane architetto che di una ipotesi di recupero del Parterre ha fatto l’oggetto della sua tesi di laurea, e che durante il tirocinio presso il Comune di Pistoia si è occupato della progettazione degli interventi di restauro e rifunzionalizzazione del Pantheon.

È, quest’ultimo, «un edificio piuttosto strano, se lo mettiamo a confronto con altri della Toscana di quel periodo, con uno stile un po’ rivoluzionario che viene dalla Francia», aggiunge. Perché è proprio sotto la dominazione napoleonica che il progetto viene avviato, quando il Maire di Pistoia (cioè il sindaco) Francesco Tolomei sostiene la necessità di realizzare una costruzione monumentale addossata alla cerchia delle mura che faccia da fondale scenografico a chiusura della piazza. Un primo progetto viene steso a quattro mani dall’ingegnere Marco Gamberai e dal pittore Bartolomeo Valiani, ma i lavori vengono interrotti prima di entrare nel vivo della costruzione, e il disegno passa a Cosimo Rossi Melocchi, che si ispira alla lezione degli illuministi francesi e in particolar modo alla “architettura parlante”, ossia quella che adotta un

linguaggio chiaro e diretto, che fa capire subito a chi osserva qual è la funzione dell’edificio. In questo caso, rendere omaggio agli uomini illustri della città.
Anche se il pessimo stato di conservazione rende difficile la lettura sia degli episodi narrati che delle altre decorazioni presenti all’interno del Pantheon, alcuni personaggi sono riconoscibili. Ci sono fra gli altri Niccolò Forteguerri, cardinale a metà del XV secolo, nonché fondatore della Biblioteca Forteguerriana; Clemente IX, al secolo Giulio Rospigliosi, papa per due anni alla fine del Seicento; Carlo Agostino Fabroni, il cardinale che fondò la Biblioteca Fabroniana donandole oltre 2000 volumi. E Corilla Olimpica, al secolo Maria Maddalena Morelli, l’unica poetessa laureata di Pistoia, che fra l’altro si esibì in occasione delle nozze di Pietro Leopoldo con Maria Luisa di Borbone.

Fonte: Ufficio stampa

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