Studenti universitari e delle scuole di design di Firenze in campo per disegnare la Firenze Prossima. Parte oggi l’Urban Innovation Lab con quattro sfide per immaginare la città policentrica, i nuovi presidi di prossimità intorno alla tramvia, l’urbanistica di genere e la progettazione ‘non intenzionale’ mettendo insieme materie e linguaggi, funzioni architettoniche e sociali con uno sguardo aperto e inclusivo. Sarà possibile presentare i progetti online fino al 10 giugno.
L’iniziativa, realizzata con Lama Agency, rientra nel percorso di partecipazione promosso dal Comune di Firenze per arrivare alla definizione dei nuovi strumenti urbanistici della città: oltre 30 eventi, online e in presenza, da aprile a giugno; con restituzione dei risultati nel mese di luglio.
“Con questa iniziativa – ha detto l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re - studenti di università e scuole di design cittadine sono chiamati a partecipare al processo di definizione degli strumenti di pianificazione urbanistica, valorizzando così le competenze dei giovani professionisti che si stanno formando a Firenze. Dal oggi al 10 giugno, infatti, sarà aperto l’ascolto laboratoriale ‘Urban Innovation Lab’, un’iniziativa gratuita destinata a studenti di ogni età e provenienza geografica dei corsi di laurea, master o dottorato dell’Università di Firenze o di corsi di formazione specialistica con sede a Firenze. Un’occasione per progettare la Firenze Prossima a partire dalle sfide legate alla città policentrica, alle trasformazioni legate alla tramvia, all’urbanistica di genere e alla progettazione dei luoghi”.
“Il percorso partecipativo Firenze Prossima si arricchisce di un ulteriore tassello, un progetto innovativo e ambizioso che stavolta va a coinvolgere studenti universitari e affrontare con loro tematiche strategiche per una città in trasformazione come la nostra. – ha fatto presente la vicesindaca Alessia Bettini – Continuiamo così a costruire assieme la Firenze del futuro, una città in trasformazione, al passo con i tempi, in grado di rispondere sempre in modo più efficace a nuovi bisogni ed esigenze. Firenze Prossima è un percorso elaborato che mette assieme più piani di partecipazione, online e offline, così come strumenti e modalità differenti per una partecipazione davvero a 360 gradi”.
Ogni progetto dovrà essere elaborato per rispondere a una di queste quattro sfide.
Immaginare la città policentrica: funzioni, servizi, soluzioni e connessioni per realizzare la città policentrica, la “15 minutes cities” che consentirà ai cittadini di soddisfare le proprie esigenze quotidiane entro un quarto d’ora a piedi o in bicicletta dalle proprie case; in grado di coniugare la riduzione del traffico e delle emissioni di gas serra con il miglioramento della qualità della vita, grazie alla riscoperta dell’economia e dei servizi di prossimità, riportando al centro la relazione umana nei rioni e nei quartieri.
Nuovi presidi di prossimità intorno alla tramvia: la tramvia ha profondamente trasformato alcuni pezzi di città: oltre ad aumentare il benessere, la soddisfazione e la qualità della vita dei cittadini residenti, ha trasformato aree periferiche, trascurate e buie, in aree illuminate e maggiormente vissute. Le fermate e i capolinea delle attuali e future linee della tramvia potrebbero, però, essere molto di più: un luogo fisico e simbolico intorno al quale ospitare altre funzioni pubbliche, far nascere attività, legami e connessioni con il quartiere. Come si potrebbero immaginare?
Urbanistica di genere: per raggiungere l’obiettivo di costruire città più inclusive, sicure e sostenibili è essenziale analizzare e progettare gli spazi pubblici anche in conformità con l’esperienza che le donne hanno della città. E’ essenziale valorizzare gli aspetti della vita quotidiana delle donne, come fonte di informazione e come approccio metodologico per la stesura del Piano Operativo. Quali trasformazioni sono necessarie per rispondere ai loro bisogni nella fruizione degli spazi urbani? Quali priorità devono caratterizzare la pianificazione urbanistica nell’ottica di genere a Firenze?
Non intentional design o Unintentional Design: gli spazi urbani possono essere progettati sulla base di ipotesi di utilizzo, che poi si rivelano fallaci, alla luce di comportamenti diversi da quelli previsti. Questi utilizzi non intenzionali, non previsti cioè dalla mente del progettista, possono manifestarsi e lasciare delle tracce visibili nei luoghi: percorsi tracciati sull’erba, arredi urbani utilizzati in modo alternativo, spazi non attrezzati “allestiti” in autonomia diventano segni tangibili delle comunità che li abitano, li utilizzano e li percorrono ogni giorno. Quali utilizzi non convenzionali degli spazi urbani si possono trovare a Firenze? Come ri-progettare questi luoghi includendo le informazioni contenute in queste tracce?
I progetti pervenuti, coerenti con il regolamento, saranno esposti in una mostra pubblica finale interamente digitale. Per partecipare è necessario compilare la domanda online allegando i materiali del progetto descritti nel regolamento.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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