Comitato No Keu, chiesti carotaggi su tutta la nuova 429

(foto gonews.it)

Stamani, sabato 8 maggio, si è tenuto nel parcheggio antistante il circolo Arci di Sant’Andrea l’incontro tra i residenti della 429 e alcuni componenti del gruppo tecnico costituito dall’assemblea permanente “No Keu”. Un incontro partecipato, che ha visto numerosi interventi e che ha rappresentato un ulteriore momento di confronto in una mobilitazione che va avanti ormai da quasi un mese.

Le principali richieste che arrivano dai residenti e di cui l’assemblea si fa portavoce, attraverso anche una azione di pressione nei confronti delle autorità pubbliche competenti, sono quelle di un allargamento dei controlli.

Sia di quelli già avviati, come le verifiche portate avanti da Arpat sui pozzi privati di uso domestico presenti lungo il tracciato del V lotto della 429, sia di quelli che devono ancora essere intrapresi.

In particolare, i carotaggi annunciati dal commissario straordinario per la 429, Alessandro Annunziati, su 200 metri di strada sui quali si sono concentrate le attenzioni degli inquirenti della direzione distrettuale antimafia di Firenze, responsabile dell’inchiesta “Keu”.

La richiesta, infatti, è quella di estendere i carotaggi a tutto il tracciato della nuova strada per verificare lo stato di contaminazione dei terreni.

Inoltre, si chiede di calendarizzare un programma di verifiche periodiche a cadenza regolare per proseguire nel monitoraggio delle acque e dei terreni. Altro punto è quello relativo alle informazioni da parte delle istituzioni - che finora non sono state tempestive e che invece vengono invocate dai cittadini - sulla natura dei materiali inquinanti che sarebbero stati utilizzati, sulle operazioni di monitoraggio previste e sulle azioni da intraprendere, tra cui anche l’allacciamento all’acquedotto per quelle abitazioni che ne siano sprovviste.

Il gruppo tecnico ha raccolto le sollecitazioni e le proposte dei cittadini, rispondendo anche ad alcuni dubbi finora emersi. "Dall’inizio di questa brutta storia abbiamo assistito a silenzi e minimizzazioni da parte di chi deve garantire la sicurezza e la salute pubblica - afferma Samuela Marconcini, portavoce dell’assemblea permanente “No Keu” - e solo in questi giorni, grazie al lavoro che come cittadini e come forze organizzate abbiamo svolto finora, vediamo che qualcosa si sta muovendo. Tutto ciò non basta, perché le azioni intraprese e annunciate non danno le sufficienti garanzie. Ci preme sottolineare, inoltre, che questa assemblea è permanente e andrà avanti nel chiedere che il sistema che ha provocato tutto questo, di cui la vicenda giudiziaria è solo una parte, venga cambiato".

Fonte: Comitato No Keu

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