A seguito della segnalazione da parte di alcuni cittadini, i carabinieri hanno posto sotto osservazione i dipendenti di una nota società agricola che produce uova in uno stabilimento nel comune di Rosignano Marittimo. I militari hanno potuto osservare come le galline morte nell’allevamento venivano inserite in sacchi di plastica neri, caricate sul furgone della ditta per essere poi abbandonate in cassonetti lungo strada.
I carabinieri forestali del Nucleo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale del Gruppo di Livorno hanno quindi fermato il mezzo e contestato il reato al conducente, il quale è stato per questo denunciato all’autorità giudiziaria insieme con i titolari dell’azienda, per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. Il furgone, recante le insegne della ditta, ed i tre sacchi contenenti le 43 carcasse sono stati posti sotto sequestro preventivo.
Per risparmiare i costi dello smaltimento lecito delle carcasse di galline attraverso impresa specializzata, che avrebbe avviato il materiale ad incenerimento, la ditta ricorreva a questo mezzo speditivo ed economico, ma sicuramente illegale e pericoloso per l’ambiente e la salute pubblica.
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