Sono cinque i gruppi di ricercatori che collaborano con le aziende vivaistiche pistoiesi nell’ambito del progetto In.Tra.Viva., gruppo operativo coordinato da Impresa Verde-Coldiretti Pistoia che si pone come obiettivo quello di portare diverse innovazioni nella logistica delle piante ornamentali. In questa periodo di piena attività vegetativa –spiega Coldiretti Pistoia- condurre simulazioni sull’impatto del trasporto per le piante è particolarmente significativo, così aceri, cipressi, ligustri, viburni, nandine sono stati ‘stivati’ in frigorifero, simulando un viaggio a medio raggio in container a temperatura controllata per verificarne l’impatto sul loro stato di salute.
Il gelo delle scorse settimane ha confermato che le piante ornamentali sono esseri viventi delicati: basta un parametro meteo non in linea per compromettere il lavoro di mesi e, a volte, di anni. Come il troppo freddo, anche il troppo caldo incide sullo stato di salute e quindi sul valore commerciale di alberature, arbusti e altre varietà delle eccellenze del polo vivaistico pistoiese. Per questi motivi, l’obiettivo di attenuare lo stress termico è uno dei fattori cruciale nella logistica del vivaismo ornamentale.
“A seconda delle destinazioni –spiega Coldiretti Pistoia- mediamente per circa 10/15 giorni le piante rimangono stipate in container su camion o navi, sotto il sole, pioggia e al gelo con conseguenze facilmente desumibili dal punto di vista dello stato di salute delle piante. Per questo negli anni il sistema vivaistico pistoiese ha investito molto nell’efficientamento proprio della logistica, ma per mantenere questi vantaggi, rispetto alla concorrenza straniera, occorre innovare per fornire il miglior prodotto, riducendo al minimo il numero di piante che arrivano dal cliente danneggiate o in forte stato di stress a seguito del viaggio”.
È quello che sta facendo In.Tra.Viva., Gruppo Operativo che sperimenta soluzioni innovative per migliorare la qualità e l’efficienza dei trasporti del vivaismo ornamentale, che rientra nell’ambito del Psr Toscana, con capofila Impresa Verde – Coldiretti Pistoia.
Vari esemplari di aceri, cipressi, ligustri, viburni, nandine sono stati ‘stivati’ in frigorifero nel laboratorio di Crea Off di Pescia, ‘trattati’ in modo differenziato per riprodurre le condizioni nelle quali si trovano durante la fase di trasporto, in modo da verificare la gestione ottimale specie per specie.
Si sono utilizzate più modalità di trattamento con l’obiettivo di ridurre la dispersione di umidità: piante “imbustate” con pellicola completamente biodegradabile; e/o trattate con prodotti antitraspiranti sia tradizionali, sia sperimentali. Inoltre le piante sono state monitorate con sensori che hanno segnalato il grado di sofferenza delle piante, rilevando la presenza di sostanze volatili ‘sentinella dello stress patito’.
Da tutti i campioni sono state anche prelevate foglie per effettuare specifiche analisi al fine di evidenziare le conseguenze correlate allo stato di stress delle piante che consentono di valutare come le piante reagiscono alla conservazione per 2 o 6 settimane al buio e senza acqua.
I rilievi e le analisi sono stati effettuati ad intervalli prestabiliti dai ricercatori del Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo di Pescia, dalla Scuola Superiore Sant’Anna, dal Dipartimento per l’Innovazione dei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia. Altri partner scientifici di In.Tra.Viva. sono il Polo Universitario Sistemi Logistici di Livorno e il Centro di servizi dell’Università di Pisa, PackLAB, laboratorio di Food Packaging dell’Università degli Studi di Milano.
Sono in corso i rilievi e l’analisi dei dati ottenuti. “Le piante sono state ‘stivate’ quando erano in piena attività vegetativa –spiega Coldiretti Pistoia-, quindi più sensibili agli scompensi sia di umidità, sia di temperatura, sia di luce. Ed è proprio in questo momento della primavera che avviene la maggior parte delle consegne di piante ornamentali da Pistoia a tutto il mondo. Ridurre al minimo i danni alle piante, durante il trasporto, e di conseguenza i costi, è essenziale e qualificante per i nostri produttori. Le varie tecniche che si stanno sperimentando promettono bene”.
Fonte: Coldiretti Pistoia
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