Nella seduta Consiliare del Comune di Colle di Val d’Elsa di martedì 27 aprile sono avvenuti due importanti momenti di discussione sulle Pari Opportunità e sulle politiche d’intervento per il contrasto alla violenza di Genere.
Si è votato infatti il rinnovo della convenzione per la conferma della costituzione, del regolamento e della gestione del centro Pari Opportunità Valdelsa (“C.P.O”) e del Centro Antiviolenza (“C.A.V.”).
L’unanimità raggiunta nel confermare la convenzione con il Centro Pari Opportunità e il Centro Anti Violenza- afferma Enza Errico, Assessora alle Pari Opportunità e alle Politiche di Genere - è la prova di una lungimiranza che parte nel 1998, con l'avvio di un preciso percorso con obiettivi che negli anni hanno dato vita a un servizio indispensabile per operatività e per il cambiamento culturale-.
L'assessora Errico e le consigliere di maggioranza durante la seduta consiliare sono intervenute, oltre che per illustrare la Delibera con la quale si rinnova la convenzione, anche per percorrere le tappe che hanno portato alla creazione di questo servizio per i cittadini, per informare e sensibilizzare la cittadinanza su quanto è stato fatto e su quanto ancora deve essere effettuato.
All’ordine del Giorno anche la condanna espressa di ogni forma di comunicazione discriminatoria e lesiva della dignità delle donne e del loro corpo, presentata dai Gruppi consiliari Colle in Comune, Partito Democratico, La Sinistra per Colle e Italia Viva, non condivisa dai Consiglieri dell’opposizione del Consiglio Comunale che hanno espresso voto contrario.
“Come consigliere del gruppo di maggioranza consideriamo denigratorio, fortemente colpevolizzante e lesivo della sensibilità delle donne e di ognuno di noi il maxi manifesto contro l’aborto firmato dall’associazione Pro-Vita, manifesto che proprio in questi giorni sta imperversando nel capoluogo della nostra Provincia. Le immagini e i messaggi usati da Pro Vita ancora una volta sono per noi e per la comunità che rappresentiamo inaccettabili, soprattutto a fronte di una lotta quotidiana contro gli stereotipi di genere. Sono immagini che offendono le donne, su un momento particolare che richiederebbe, invece, sensibilità e delicatezza. Ci rammarichiamo che i gruppi di minoranza non abbiano condiviso con noi questa battaglia. Questo dimostra che c’è molto da fare per affermare la parità di genere e il diritto di autodeterminazione della donna: non si può far finta che il problema non esista semplicemente affermando che ci sono altre priorità. Per noi e per questa amministrazione è assolutamente prioritario e importante combattere questo tipo di messaggi, che attaccano e denigrano le donne nella loro intelligenza e sensibilità.”
Affermano in una dichiarazione congiunta le Consigliere di Maggioranza.
"Con il voto contrario l'opposizione ha palesato quanto siamo ancora lontani dal cambiamento culturale della parità- continua l’Assessora Errico -Se le motivazioni addotte dall’opposizione sono infatti che "Bisogna prima occuparsi di altri temi come le quote rosa" o ancora che il manifesto "Non mortifica la donna", si sottovaluta come ogni azione in più sia necessaria a generare il cambiamento".
"Tutto questo quando l'immagine a cui facciamo riferimento è chiaramente la personificazione della colpa e l'incapacità di autodeterminazione della donna stessa".
"Anche appellarsi ad una mancata applicazione di vigilanza sui contenuti del manifesto- conclude l’Assessora -Non corrisponde al vero: intendiamo avvalerci degli strumenti amministrativi per agire anche attraverso l’adesione al Protocollo d’Intesa tra ANCI e IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria), primo passo da fare in questa direzione".
Fonte: Comune di Colle di Val d'Elsa - Ufficio stampa
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