Richiesta urgente di intervento per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente a seguito di impiego di fanghi tossici nella costruzione della nuova 429, tratto Brusciana – Dogana
Sono passati ormai più di 10 giorni da quando la Magistratura ha comunicato alla Stampa di avere in corso l”indagine KEU” in cui si ipotizzano gravi reati per aver utilizzato fanghi tossici nella realizzazione del rilevato stradale della 429 e aver contaminato le acque dell’Usciana con scarichi idrici illegali.
Quanto descritto in merito dai giornali, soprattutto quelli locali, e dai vari siti web è la sola informazione che è arrivata alla popolazione.
Non vi sono stati altri interventi di Autorità pubbliche e Enti preposti alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente che abbiano dato ulteriori o diverse informazioni e soprattutto che abbiano messo in atto le conseguenti azioni secondo le rispettive competenze, ad eccezione di:
- dichiarazioni di fiducia nella magistratura
- costituzione di parte civile
- messa a disposizione di un numero telefonico per eventuali richieste di analisi delle acque del pozzo.
E’ pertanto evidente una totale assenza di gestione della situazione di pericolosità da parte di chi ne ha il compito e sono comprensibili i conseguenti disorientamenti e la disperazione della popolazione di fronte a questi gravi fatti, soprattutto di chi vive in prossimità del tratto contaminato con “fanghi tossici” o, come si dice sulla stampa, “dal KEU”. Vi sono infatti numerose abitazioni con approvvigionamento autonomo dell’acqua perchè non sono servite da acquedotto pubblico e vi sono numerosi pozzi per l’irrigazione agricola che, da quanto appare, sono lasciati in gestione alla buona volontà dei singoli.
Non si comprende la mancata presa in carico da parte degli Enti interessati di questa forte criticità per la salute pubblica e per l’ambiente.
Pertanto questa Assemblea Permanente NO-KEU è costretta a chiedere agli Enti e Autorità in indirizzo:
1 AZIONI organizzate e coordinate fra loro da parte di chi ne ha competenza, sulla base di studiati accertamenti e programmati piani di monitoraggio sul suolo e sulle acque sotterrane, utilizzando anche i pozzi risultanti dal censimento pubblico, nel più breve tempo possibile allo scopo di salvaguardare con urgenza la salute pubblica e con ripetizioni nei tempi successivi;
2 INFORMAZIONI su:
a. azioni intraprese;
b. effettivo stato di contaminazione e sua caratterizzazione;
c. controlli svolti negli ultimi tre anni presso l’Azienda produttrice del KEU, sui rifiuti in arrivo, materiali in uscita e consumi energetici.
d. si chiede anche di conoscere se nella 429 sia stato interrato il KEU (materiale inerte per il quale ne è stata autorizzata la produzione) oppure rifiuti quali i fanghi conciari;
e. tempistiche di realizzazione dell'acquedotto per i residenti attualmente sprovvisti dell'allaccio.
f. situazione analoga rilevata in Provincia di Pisa. La Stampa riferisce di simili situazioni causate dal “KEU”, si chiede di conoscere il percorso intrapreso per la bonifica e quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti dell’Azienda produttrice del KEU. Non è infatti comprensibile come tale azione di danno all’ambiente abbia continuato a ripetersi;
g. a seguito di questi eventi è nata preoccupazione anche da parte della popolazione che vive in prossimità dell’Azienda produttrice del KEU che chiede di essere informata sui controlli effettuati sulle emissioni in atmosfera e sulla eventuale presenza di composti organici pericolosi come le “diossine”;
h. per quanto riguarda gli scarichi idrici si chiede di conoscere le verifiche ed i risultati dei controlli svolti presso l’impianto di depurazione di Santa Croce.
Assemblea No Keu
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