Le anticipazioni sulla comunicazione riferita all'inchiesta della Dda di Firenze che la giunta regionale farà domani in aula
Il Consiglio regionale, convocato per il pomeriggio di oggi e la giornata di domani, ha tra i punti dell'ordine del giorno anche l'inchiesta Keu, i fatti emersi dalle indagini della Dda di Firenze che coinvolgono più aree della Regione Toscana per il presunto smaltimento illecito di rifiuti dal comparto conciario di Santa Croce sull'Arno.
Dalle anticipazioni di oggi nel fascicolo del Consiglio regionale, si legge la comunicazione che la giunta toscana farà domani in aula: "La Toscana non è la terra del malaffare e della mafia, non è la terra dei fuochi, non è un territorio sui cui non c'è controllo e dove tutto è lecito".
La comunicazione sarà fatta domani dall'assessore regionale all'ambiente Monia Monni. "L'indagine della Dda di Firenze - si legge ancora nel testo - porta alla luce un tentativo gravissimo di aggressione delle mafie al nostro tessuto socio-economico che nessuno di noi deve sottovalutare e che ci dovrà vedere impegnati con sempre maggiore determinazione e risolutezza". Riguardo al distretto industriale conciario di Santa Croce sull'Arno, "un comparto importante e strategico per la nostra regione" la comunicazione ritiene necessario non confonderlo e associarlo "integralmente alla criminalità organizzata. Si tratterebbe di una semplificazione ingiusta e ingiustificabile che segnerebbe una sconfitta per tutti noi, indipendentemente dal ruolo o dallo schieramento che rappresentiamo".
Il testo precisa anche che l'intervento dell'assessore regionale all'ambiente "non entrerà nel merito di vicende personali ed individuali, nel rispetto che si deve al lavoro della Magistratura ma anche degli indagati, che dovranno essere accertate dagli inquirenti, nei quali riponiamo la massima fiducia, e per le quali non possiamo che augurarci una rapida conclusione".
L'inchiesta Keu vede tra gli indagati alcune figure che hanno ruoli in Regione Toscana. Tra questi il capo di gabinetto del presidente Giani Ledo Gori, le cui funzioni sono state sospese (Qui la notizia), il consigliere regionale del Pd Andrea Pieroni, e il dirigente del settore Ambiente ed Energia Edo Benini.
"Non rientra nel perimetro di una comunicazione di Giunta affrontare nel merito tale vicenda, quanto invece chiarire che l'emendamento non ha comunque prodotto né produce effetti sul regime autorizzativo di cui alla presente comunicazione" è riportato ancora sulle anticipazioni. Il riferimento è all'emendamento sui rifiuti delle concerie, oggetto delle indagini della Dda, e che fu approvato dallo stesso Consiglio regionale il 26 maggio 2020. "Dopo aver appreso delle indagini e svolto primi sommari approfondimenti, in accordo con il presidente, mi sono rivolta al direttore generale di Arpat per iniziare a disporre tutte le attività utili a tutela della salute dei nostri cittadini e delle matrici ambientali - si legge ancora nel testo di Monni -. E' stato quindi attivato, in prima istanza, il numero verde (800.800.400) a cui è possibile rivolgersi per avere informazioni specifiche per chi ha pozzi lungo la strada regionale empolese 429, dove, secondo gli inquirenti, sono stati utilizzati illegalmente rifiuti speciali".
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