La Fondazione Caponnetto lo denunciava da anni ma la classe politica che ci amministra è stata cieca e sorda ai campanelli di allarme.
Le indagini dei carabinieri coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia hanno purtroppo confermato un tabù in Toscana: i rapporti tra malavita organizzata e politica esistono.
Ben 8000 tonnellate di materiali contaminati da rifiuti tossici, sono stati sversati sotto il manto stradale del V lotto della strada regionale 429 nei pressi di Brusciana. Chi ha chiuso gli occhi? Quali controlli previsti dalla ampia e dettagliata normativa anticorruzione sono venuti a mancare? La Magistratura farà chiarezza, e auspichiamo in tempi celeri, considerata la enorme posta in gioco: la salute dei cittadini.
La legge anticorruzione del 2019, meglio nota come legge spazzacorrotti, approvata dal primo Governo Conte, ha previsto varie e importanti misure per contrastare i reati contro la pubblica amministrazione e questa ennesima vicenda, che ha scoperchiato anche la corruzione toscana, chiarisce, ancora una volta, la indispensabilità di rafforzare i controlli e di renderli soprattutto agevoli da parte delle istituzioni pubbliche che dovrebbero essere interessate in primis.
L’Accesso civico (semplice o generalizzato) ai dati e atti della Pubblica Amministrazione è un importante strumento previsto dalla c.d. legge della Trasparenza che i cittadini singoli o associati possono utilizzare nelle modalità previste per esercitare forme di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
Le istituzioni pubbliche dovrebbero agevolare la Partecipazione dei cittadini non solo con la pubblicazione obbligatoria sul loro sito nella pagina “Trasparenza” delle modalità di accesso ma, con una maggiore attenzione alle richieste legittime che non di rado sono appesantite per la necessità di ricorso al Difensore Civico.
Emblematico esempio è il ricorso al Difensore civico presentato proprio dal Comitato 429 sicura. Ricordiamo, per la cronaca, che da settembre scorso il M5S dell’Empolese Valdelsa segue e sostiene il Comitato dei cittadini nell’iter burocratico del IV lotto. Insieme stiamo combattendo una battaglia affinchè vengano eseguite celermente alcune opere di mitigazione sull’impatto acustico e sull’impatto dell’inquinamento da parte dei veicoli dell’aria (installato centraline di rilevazione pagate di tasca nostra), e per la salvaguardia degli animali come cinghiali, caprioli, ecc, che vi risiedono e che possono costituire un ulteriore pericolo per la sicurezza stradale.
Il IV Lotto fu inaugurato in pompa Magna dai nostri burocrati poco prima di Natale i quali ci consegnarono un altro pezzo della strada 429 con un ritardo di trent’anni e un progetto ormai obsoleto e non consono alle moderne conoscenze, soprattutto riguardo alla sensibilità ambientale e alla salute dei cittadini.
Abbiamo fatto emergere importanti lacune su questo iter ed espresso molte perplessità sulla gestione del progetto affidato al Commissario Annunziati che, rispondendo di persona alle nostre interpellanze presentate sia all’Unione dei Comuni che al Difensore Civico, palesa una conflittualità tra controllore e controllato, mentre si evince la mancanza di controllo di enti terzi
Questo modus operandi che noi chiamiamo “sistema toscano”, pare muoversi comunque in termini legali, lascia però, evidentemente, degli spazi di azione che possono essere occupati dai malavitosi.
Alla luce di questi ultimi gravissimi fatti emersi sui lavori della 429, considerando che il tratto IV in aderenza passa in un corridoio biologico a suo tempo messo a protezione dalla normativa regionale, restiamo sbigottiti pensando al danno ambientale che potrebbe aver causato lo sversamento di rifiuti tossici nel V tratto alle falde acquifere profonde ed a quelle superficiali, e a quello che potrà verificarsi in un futuro non troppo lontano.
Nonostante l’attenzione che l’opinione pubblica mondiale, a cominciare dal Movimento giovanile ha maturato nei confronti della tutela ambientale per la salvaguardia stessa degli esseri viventi, tocca ancora combattere e tenere l’attenzione vigile sulle fameliche, insaziabili motivazioni che inducono pochi individui senza scrupoli a lasciarsi corrompere, noncuranti dei danni notevoli che potrebbero pagare le presenti e future generazioni di cui faranno parte anche i loro stessi familiari.
Gravi, infine, a nostro avviso, le esternazioni del Sindaco Falorni di Castelfiorentino (sul proprio profilo facebook) che ha cercato di minimizzare l’amara vicenda, valutando il quantitativo di materiale contaminato da sostanze tossiche, riconducibile al massimo a 200 mq di strada avvelenata. Speriamo si possa arrivare ad una seria campagna di campionatura (carotaggi) al fine di accertare, senza ombra di dubbio, se nel rilevato del V lotto della Nuova SR429, vi siano state occultate sostanze tossiche nocive non utilizzabili ma destinate a ben altra fine.
Considerata la gravità del reato e delle possibili conseguenze sulla salute pubblica invece, ci aspetteremmo una presa di posizione immediata e collettiva, da tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni Empolese-Valdelsa, con una pubblica rassicurante dichiarazione di presentarsi come parte lesa al processo che, grazie all’impegno delle Forze dell’Ordine ci sarà.
Movimento 5 Stelle Empolese Valdelsa
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