I primi indagati convocati ieri per l'interrogatorio di garanzia nell'inchiesta Keu si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Così riporta il quotidiano Il Tirreno. Secondo quanto segnalato, i legali si sono presentati dal gip Antonella Zatini per far mettere a verbale che i loro clienti sarebbero rimasti in silenzio. Una mossa in attesa di studiare meglio le carte. Questa mossa potrebbe dare il via a una sequela di gesti di questo tipo anche per chi è interdetto o indagato. Ben 45 i faldoni in cui sono presenti gli atti, moltissimo materiale da studiare prima di un interrogatorio.
Nel frattempo gli avvocati si stanno muovendo anche per ricorrere contro i sequestri. Il primo ad annunciare questa azione è stata il consigliere regionale Andrea Pieroni, per riavere indietro smartphone e pc. Ma c'è chi vuole riavere possesso dei conti correnti e delle società. Si può intervenire fino a lunedì 26.
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